AGI - L'arte in tutte le sue forme, in ogni quartiere della città, con un palinsesto di eventi che si allarga sempre più ed è atteso da una parte significativa di milanesi e turisti interessati all'arte contemporanea. Con una edizione ricca di 180 eventi, oltre 110 mostre e 140 soggetti coinvolti, torna la Milano Art Week, dall'8 al 14 aprile, promossa e coordinata dal Comune di Milano in collaborazione con Miart, la fiera d'arte moderna e contemporanea organizzata da Fiera Milano, e partner Banca Generali.
L'edizione di quest'anno, presentata dal sindaco Beppe Sala, dall'assessore alla cultura Tommaso sacchi e da Andrea Ragaini, Vicedirettore Generale di Banca Generali, è caratterizzata da un calendario denso di attività e progetti volti a promuovere un'esperienza sinestetica tra le arti, con un palinsesto multidisciplinare di mostre ed eventi collaterali. Art Week 2024 abbraccia la multidimensionalità dell'espressione artistica, coinvolgendo attivamente gli artisti e il pubblico attraverso mostre, talk, incontri e progetti, in cui i protagonisti sono i Musei Civici e le sedi espositive del Comune di Milano, insieme all'intero tessuto formato da istituzioni, fondazioni, gallerie, spazi ibridi e realtà no profit della città.
"Al PAC, al MUDEC, al Museo del Novecento, ma anche alla Cà Granda, all'Anteo, nelle biblioteche, negli spazi pubblicitari e in tante sedi espositive, in centro come nei quartieri: Milano Art Week 2024 sarà in tutta la città con le sue mostre e iniziative" commenta il Sindaco Sala. "Con tutte le difficoltà economiche che ha il Comune, la cultura - ha sottolineato - continua per noi a essere significativa come momento di accrescimento educativo dei cittadini e attrattiva per i turisti, è un momento di inclusione sociale".
Come ha osservato l'assessore Sacchi "l'edizione di quest'anno offre un'esperienza multidisciplinare, che coniuga l'impegno verso la valorizzazione del patrimonio artistico-culturale con la promozione dell'innovazione, facendo emergere con ancora maggiore intensità l'intersezione tra arte, cultura e società". A questo proposito al Mudec si terrà la proiezione in anteprima mondiale di "La rinascita della Venere", un progetto promosso dalla città di Napoli e napoli Contemporanea , che racconta il rogo della Venere degli stracci di Pistoletto.
Sabato 13 aprile Milano Art Week, grazie al supporto di Banca Generali, offre a tutti i cittadini e visitatori l'ingresso gratuito al PAC Padiglione d'Arte Contemporanea: un'occasione speciale per visitare "RACE TRAITOR", la personale dedicata al lavoro di Adrian Piper (New York, 1948), vincitrice del Leone d'Oro come miglior artista alla Biennale di Venezia 2015. La mostra è la prima retrospettiva europea dopo oltre vent'anni e ripercorre sessant'anni di carriera dell'artista, con importanti prestiti internazionali provenienti dai più prestigiosi musei, tra i quali MoMA e Guggenheim di New York, MoMA di San Francisco, MCA di Chicago, MOCA di Los Angeles e Tate Modern di Londra. Le opere in mostra fanno emergere l'analisi della "patologia visiva" del razzismo, che Piper - affermatasi come artista concettuale, minimalista e performer nella scena artistica newyorkese degli ultimi anni Sessanta - racconta attraverso installazioni, video, fotografie, dipinti e disegni, frutto della sua ricerca sull'immagine delle persone afroamericane determinata dalla società e dai tanti stereotipi diffusi.
Sempre al PAC, il 12 aprile (ore 19) si terrà un talk sulla ricerca artistica di Adrian Piper con Vid Simoniti, autore di "Artists Remake the World" (Yale, 2023) e docente di Filosofia presso l'Università di Liverpool, e la presentazione di "Escape to Berlin", l'autobiografia di Adrian Piper in versione inglese e italiana.
Milano Art Week dà il via alla settimana di eventi al MUDEC Museo delle Culture domenica 7 aprile, alle ore 18, con la proiezione del documentario "L'arte anarchica di Enrico Baj" (2024), prodotto da 3D Produzioni in collaborazione con RAI Cultura. A oltre vent'anni dalla scomparsa di Baj e a cent'anni dalla nascita, il documentario ci porta nella casa di Vergiate, l'affascinante dimora degli anni '20 in provincia di Varese che fu per Baj una vera e propria factory, in cui la moglie Roberta, che custodisce gli archivi e la memoria del marito, guida lo spettatore alla scoperta dell'uomo e dell'artista. L'evento è aperto al pubblico su prenotazione.