Pirandello, questo mio sconosciuto

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AGI - Il complesso e intricato legame con le donne, specialmente con quella destinata a diventare sua moglie, Antonietta Portolano, costituisce il fulcro trattato da Lucia Modugno nel libro "Pirandello, questo mio sconosciuto", (ed.Allaround) intorno al quale si sviluppano le molteplici vicende che delineano la vita di Pirandello. Emerge un nuovo Pirandello, meno rigido e formale rispetto all'immagine conosciuta dagli studi scolastici, un Pirandello più intimo, profondamente concentrato sulle sue relazioni con le donne e non solo. Vi è il rischio di smantellare la grande aura che circonda il celebre drammaturgo, se non fosse per il fatto che ciò che Lucia Modugno scrive è accuratamente documentato, basato su ricerche che attingono principalmente alle sue lettere e a fonti inedite.
Lucia Modugno esplora in dettaglio le diverse fasi dell'educazione sentimentale del nostro siciliano: il lungo corteggiamento con la cugina Lina, il periodo bohémien a Bonn, durante il quale lo vediamo coinvolto persino con le case di tolleranza, e i primi veri turbamenti per Jenny Schulz. Una parte rilevante del libro si concentra sul rapporto con la moglie Antonietta, un legame complicato che viene delineato passo dopo passo, dall'inizio caratterizzato da entusiasmo e aspettative da entrambe le parti, fino alla dolorosa disintegrazione che li fa soffrire. Nell'ultimo atto di seduzione, l'incontro con Marta Abba, musa ormai nella maturità, rappresenta un'ossessione e una sovrapposizione tra persona e personaggio, tra donna e attrice. Pur essendo diventato famoso a livello mondiale, dopo i riconoscimenti internazionali, la controversa adesione al Fascismo, il Premio Nobel e l'entrata nel mondo del cinema, il vecchio commediografo non riesce ancora a conciliare il possesso con il desiderio, il costante richiamo della realtà quotidiana con lo smarrimento e il tormento della creazione.
Da queste pagine emerge un Pirandello "sconosciuto", il libro scorre come una cronaca familiare, con attenzione alle citazioni delle fonti, ma vivace. È l'ironia a legare insieme i vari argomenti trattati, ironia che permea le pagine del testo con il taglio leggero e divertito della Modugno, in linea con la sua duplice veste di scrittrice teatrale e attrice.
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