G iornalista, scrittore, conduttore tv e Direttore del Day Time Rai, dal 2022 Angelo Mellone è anche Direttore Artistico del Festival UmbriaLibri, che dal 9 all’11 febbraio torna a Terni con l’edizione Love dedicata all’amore. La manifestazione culturale della Regione Umbria, organizzata da Sviluppumbria s.p.a. con il sostegno di AUR - Agenzia Umbria Ricerche, è strutturata in più distinti appuntamenti lungo il corso dell’anno e nel suo porsi come luogo di incontro tra letteratura, teatro, arte, politica e spettacolo va sommando tratti così diversi da aver assunto le caratteristiche complessive di un laboratorio di sperimentazione seriale. Abbiamo chiesto ad Angelo Mellone di raccontarci più nel dettaglio questa articolata iniziativa.
Cos’è UmbriaLibri in termini di concept?
La manifestazione esisteva da molti anni come Fiera dell’editoria, ma da quando ne ho assunto la direzione artistica ci siamo impegnati a creare un’offerta diversa, più simile ad un festa della cultura. Che soprattutto nelle edizioni monotematiche, come Love, diventa sede di dialogo tra personalità con differenti attitudini creative. I meriti di ideazione vanno suddivisi con un gruppo di lavoro di cui fanno parte Andrea Caterini, Anna Voltaggio e Andrea Di Consoli, mentre il format di UmbriaLibri continua ad arricchirsi strada facendo. Le edizioni di ottobre e novembre 2023 hanno visto l’arrivo di ospiti come l’Orchestraccia e di spettacoli teatrali come quello che io stesso ho proposto con Andrea Perroni, per un programma mirato a far sì che nei giorni del Festival non esistano tempi morti. Un valore aggiunto anche per gli ospiti, che vengono accolti in una sorta di comunità culturale, e come gli spettatori coinvolti nella maniera più diretta e inclusiva possibile. Credo di poter dire che da noi si respira un’atmosfera unica. Ai due appuntamenti ‘classici’ di UmbriaLibri d’autunno e inverno abbiamo aggiunto quelli monotematici di Politics, tenutosi a gennaio, e Love. Cui seguirà a maggio UmbriaLibri Art Cafe per raccontare le vite di grandi artisti. Ma non ci fermiamo: stiamo pensando al Lago Trasimeno come location d’estate e ad una collaborazione con Umbria Jazz. Si tratta di un work in progress che punta ad animare la regione tutto l’anno.
Parliamo di UmbriaLibri Love.
Terni è la città di San Valentino ed il Festival celebrerà l’amore in tutte le sue forme, indagandone anche le più deleterie. Autori e autrici, psicanalisti, attori, critici musicali, giornalisti e personalità dello spettacolo si avvicenderanno negli spazi della Biblioteca Comunale confrontandosi con il pubblico. Avremo Paolo Nori, Ilaria Gaspari, Antonio Pascale, Davide Orecchio, Francesca Fialdini, Franco Arminio, Marcello Veneziani, Cinzia Tani, Antonio Petrocelli e altri; un editore ospite - Bompiani -; una mostra d’arte ed una connessione con Sanremo attraverso un gruppo di ascolto. Quest’ultima idea nasce da una chiacchierata con Pierluigi Diaco in cui ci siamo chiesti perché non riproporre in un cinema quel rito laico di visione allargata della gara che si celebra ogni anno tra amici in tante case italiane. Mentre la diretta verrà proiettata sul grande schermo, Diaco condurrà un’esperienza collettiva di audience animata da ospiti e giurie improvvisate. Sempre per celebrare Sanremo, il sabato il Professor Umberto Broccoli esplorerà il rapporto tra Festival della canzone e amore, e la domenica avremo opinionisti in arrivo dalla Città dei Fiori che dialogheranno con Federica Gentile.
Per UmbriaLibri unisce attitudine creativa da autore e organizzativa da Direttore Rai: quale fa prevalere?
Posso dare sfogo alla parte creativa perché sul piano organizzativo la squadra di Sviluppumbria incarna il sogno di ogni direttore artistico: avere accanto persone che capiscono e realizzano le sue idee. Grazie al loro lavoro UmbriaLibri rende all’esterno l’idea di una festa, in cui però funziona tutto. Ne nasce un circolo virtuoso in cui gli ospiti danno il proprio meglio e ci fanno pubblicità via passaparola verso altri artisti, mentre gli scrittori trovano enorme interesse per i loro libri. Puntiamo a un evento che soddisfi la gente, in cui possa però trovare spazio anche qualcosa di nuovo, come autori non ancora celebrati ma meritevoli. Lavoriamo avvertendo la responsabilità della gestione dei fondi, senza mai abbandonare l’idea di arricchire con idee nuove un cartellone di matrice pop.
Cosa porta in Rai di UmbriaLibri e viceversa?
Porto a casa il piacere di conoscere sempre più una bellissima regione e quello dell’incontro con le persone. Dal mio lavoro traggo i rapporti per convogliare in Umbria personaggi dello spettacolo come Lorella Cuccarini, Serena Autieri e Dario Salvatori, venuti l’anno scorso, o giornalisti come Francesco Giorgino, Peter Gomez, Claudio Pagliara e Duilio Gianmaria, ospiti di Politics a gennaio.
Lei è noto per essere multitasking: ha altri progetti in cantiere?
Un mio lavoro teatrale tratto dal romanzo ‘Nessuna croce manca’ sarà in cartellone in autunno. Nel corso dell’anno uscirà un nuovo libro per Mondadori, ma avendone in mente due non ho ancora deciso quale portare a termine. Si tratterà della biografia di un personaggio degli anni ‘80 o della conclusione di una trilogia che comprende i romanzi ‘Nessuna croce manca’ e ‘Fino alla fine’, che ho pubblicato negli anni scorsi.
Non molto tempo fa alcune sue dichiarazione su Fiorello e Mara Venier hanno dato adito a reazioni contrastanti: scesa la polvere ha qualcosa da aggiungere o da puntualizzare?
No, è tutto chiarito. Ho già spiegato che li considero dei grandi professionisti e non esisteva la minima intenzione polemica nella mie dichiarazioni. E’ normale che nella dialettica della comunicazione possano insorgere equivoci.