AGI - "Voglio morire, la vita è finita". A parlare è l'iconico attore francese Alain Delon durante un'indagine di polizia nella sua casa di Douchy (Loiret) lo scorso luglio, ma rese note solo ora dal quotidiano 'Le Parisien'. Delon, il cui stato di salute si sta rapidamente deteriorando dopo l'ictus del 2019, è stato allora visitato da un medico che ha riscontrato "uno stato di esaurimento fisico e psicologico". Quell'esame e la sua testimonianza sono stati raccolti la scorsa estate nell'ambito della denuncia sporta dai suoi figli - Anouchka, Anthony e Alain-Fabien - nei confronti della sua 'dama di compagnia", Hiromi Rollin, accusata di "abuso di debolezza" sul padre, 88enne. Le parole strazianti rilanciate oggi dai media d'Oltralpe sono in realtà emblematiche dello stato depressivo di Delon e del suo stato di salute sempre più grave.
Del resto l'attore sex symbol aveva già confidato dopo l'ictus la "sua paura di soffrire" e di "finire in un letto d'ospedale", pertanto sarebbe favorevole all'eutanasia, legale in Svizzera, dove la figlia Anouchka intende portarlo. Secondo dettagli dell'inchiesta - successivamente archiviata per mancanza di prove - i gendarmi della sezione di ricerche (SR) che hanno fatto visita a Delon qualche mese fa hanno riferito di averlo trovato "molto indebolito e incapace di costruire frasi coerenti". E ancora, hanno scoperto che la star è "diventata l'ombra di se stessa, indebolita dall'età e dalla malattia", aggiunge 'Le Parisien'. Secondo le valutazioni dei professionisti, lo stato di salute di Delon "si è evoluto in quattro fasi con lucidità sempre più deteriorata". Tra settembre 2021 e giugno 2023, hanno constatato "una significativa alterazione del discernimento, legata a un rallentamento del pensiero e a difficoltà nella risoluzione dei problemi familiari, e, infine, un'abolizione totale del suo discernimento", al momento dell'esame di luglio. Nella sua relazione il medico ha evidenziato che il suo umore era molto "debole".
Proprio a luglio, la sua compagna giapponese Hiromi Rollin, 78 anni, era stata allontanata dall'abitazione dell'attore a Doucy. I due si conoscono da 30 anni, quando la donna è diventata la sua assistente, e successivamente la loro relazione si è evoluta in un rapporto più intimo. Le conclusioni della procura di Montargis hanno stabilito che in alcun caso Hiromi Rollin "ha esercitato violenza" su Delon, nè "molestie morali". Dalla scorsa estate la vicenda Delon ha registrato molti sviluppi negativi, con una faida di famiglia e denunce incrociate tra il padre, i figli maschi e i due fratelli contro la sorella.
Secondo le ultime dichiarazioni rilasciate proprio da Hiromi, la star del cinema francese è "in pericolo di vita" dopo la decisione dei figli di interrompere le cure per la sua malattia che "avanza inesorabilmente", pertanto rischia una morte prematura, oltre a "non essere più in grado di intendere e volere". Nei giorni scorsi il legale di Anouchka ha chiesto "l'apertura urgente di una procedura di salvaguardia con la nomina di un rappresentante speciale" per tutelare l'attore, la cui 'missionè sarebbe quella di consentire al suo medico svizzero di visitarlo in Francia.
I figli confermano, ha un linfoma
Alain Delon è affetto da un cancro, precisamente un linfoma a evoluzione lenta. L'annuncio sullo stato di salute sempre più preoccupante dell'iconico attore francese arriva dal figlio maggiore, Anthony Delon, con un post su Instagram. Domenica scorsa, Frank Berton, nuovo avvocato di Anouchka Delon, aveva rivelato sull'emittente TF1 che "diversi controlli sull'attore hanno evidenziato una macchia sospetta sul polmone. Erano tutti preoccupati e la malattia in questione è stata confermata".
Voci insistenti sul pessimo stato di salute dell'88enne Delon, già indebolito da un ictus risalente al 2019, circolavano da qualche settimana, ma finora la figlia Anouchka non voleva rendere l'informazione di dominio pubblico. La conferma del tumore spiega anche la diatriba tra i figli dell'attore in merito alla cura, sospesa la scorsa estate, per effetti collaterali troppo pesanti. "Il trattamento offerto a mio padre nel settembre 2022 è un trattamento sperimentale, ma soprattutto palliativo, e questo è la cosa più importante, perchè a mio padre non potevano più essere prescritti trattamenti curativi, come la chemioterapia", ha detto Alain Delon, contrario all'accanimento terapeutico, che secondo lui lo indebolirebbe ancora di più.
"Alla sua età, la progressione di un linfoma come il suo è molto lenta e questo trattamento gli stava accorciando la vita e perturbando parametri vitali, in particolare i suoi reni che erano gravemente danneggiati. Il mio approccio per fermare questo avvelenamento è stato soprattutto quello di prolungare e facilitare la vita di mio padre, di renderla più dolce per lui, evitando dolori insopportabili", ha precisato il figlio maggiore. Nel contempo la famiglia è dilaniata da accuse e denunce incrociate da un lato tra i due figli maschi e la sorella, dall'altro tra Alain Delon e i figli maschi. Su consiglio di un naturopata, l'attore consuma quotidianamente succhi di frutta e verdura, oggetto di critiche e commenti perplessi.
"Per le sue varie patologie mio padre prende 17 farmaci al giorno, è molto ben seguito in Francia. Con queste cure integrative si tratta di compensare la mancanza di ferro", ha ancora riferito Anthony Delon. Lo stato di salute del padre, gravemente compromesso, è uno dei motivi del braccio di ferro familiare, tra da un lato i due figli maschi desiderosi che Delon finisca la sua vita nella storica casa di Douchy (Loiret) e la figlia, che fa di tutto per rimpatriarlo in Svizzera, per cure più mirate dal suo oncologo, in servizio alla clinica dei Genoliers. In realtà Anthony e Alain-Fabien accusano la sorella Anouchka di voler far trasferire il padre a Ginevra per poter evitare alla sua morte il pagamento di una tassa molto costosa in vigore in Francia al momento del decesso.
"È falso. L'unica cosa che interessa la mia cliente è lo stato di salute di suo padre", ha replicato l'avvocato Berton. Smentita immediata di Anthony Delon su Instagram, argomentando che l'appartamento di proprietà di "mio padre è abitato da mia sorella e dal marito dal 2018. Quello adiacente alla clinica è stato terminato poco fa, quindi non ci ha mai messo piede finora".