AGI - L'ultima per Nicola Lagioia, che al Lingotto ha lavorato per sette anni, la prima da "direttrice in pectore" per Annalena Benini, che si appresta a raccogliere il testimone nel 2024. La 35esima edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino è, come ogni anno, un evento di proporzioni imponenti: vedrà un susseguirsi di presentazioni e di incontri fino a lunedì 22.
Dedicata quest'anno al tema di "Attraverso lo specchio", ispirato al mondo fantastico dell'Alice nel Paese delle Meraviglie di Lewis Carroll, la più grande fiera dell'editoria libraria italiana raduna a Torino scrittori italiani e internazionali, facendosi punto d'incontro tra i lettori - moltissimi, nel 2022 sono stati circa 168 mila -, gli scrittori, gli editori, e gli esponenti dei mercati stranieri che a Torino come a Francoforte in occasione della Buchmesse negoziano i diritti d'autore per le traduzioni.
Proprio al fantastico, all'immaginazione e ad Alice come guida nei territori della fantasia è stato dedicato l'evento che mercoledì ha, come da tradizione, anticipato il Salone dall'Auditorium Rai di Torino con lo spettacolo "Arrampicarsi sugli specchi - musica e parole per Alice" di Stefano Bollani, Alessandro Baricco e Valentina Cenni. Svetlana Aleksievi, Premio Nobel per la Letteratura nel 2015, ha inaugurato l'apertura dell'evento.
Sono stranieri anche due tra gli autori più attesi: Emmanuel Carrere e Peter Cameron, entrambi pubblicati in Italia da Adelphi. Il francese Carrere, come si sa, ha seguito il processo tenutosi in Francia per l'attentato al Bataclan, e ne ha scritto in V13. Domenica 21, in sala 500, Carre're parlerà di ciò che è emerso dal processo che ha coinvolto i complici dell'attentato e l'unico sopravvissuto alla strage del 2015, e di come questo ha costituito materia per il suo libro.
Cameron, autore americano di "Un giorno questo dolore ti sarà utile" e di "Cose che accadono la notte (tutti Adelphi)", torna in Italia con Cosa fa la gente tutto il giorno? sabato 20. Ancora tra gli stranieri sono attesi scrittori di alto impatto sociale e politico: il giornalista curdo e scrittore dissidente Behrouz Boochani affronterà lunedì 22 il tema dei diritti negati, mentre il Premio Nobel per la letteratura Wole Soyinka, che torna al romanzo dopo 50 anni, domenica 21 maggio presentera' "Cronache dalla terra dei più felici al mondo", ispirato a un'ambientazione nigeriana.
Dalla Spagna, Fernando Aramburu porterà a Torino il suo nuovo romanzo Figli della favola (Guanda) domenica 21. Tra gli italiani, è prevedibile e giusto che a raccogliere il maggior numero di applausi sarà Michela Murgia, la scrittrice sarda che ha legato fortemente il suo nome a un impegno politico, e che di recente ha raccontato in una toccante intervista rilasciata con forza e con gioia al Corriere della Sera di essere affetta da un cancro che non le lascerà moltissimo da vivere.
Anziché farne un'occasione di lamento, la scrittrice ne ha tratto materia non per lottare - lettura che non ha dichiarato di non apprezzare per raccontare la malattia - ma piuttosto per continuare a raccontare: ne è nato Tre Ciotole, romanzo in forma di racconto edito da Mondadori, che sarà presentato nella sala Oro il 19 maggio. Con Chiara Tagliaferri Murgia presenterà invece sabato 20 la nuova edizione del podcast Morgana.
Altrettanto prevedibile, perché vera tradizione del Salone, la fila di lettori che assedierà Michele Reich, in arte Zerocalcare, che ogni anno si conferma stachanov delle dediche, regalando un disegno a tutti i fan che affollano lo stand di Bao Publishing. Ancora in tema letteratura non scritta ma disegnata, sarà presente al Salone anche Milo Manara, con una versione illustrata de Il nome della rosa.
Tra gli italiani più attesi senza dubbio il professor Alessandro Barbero, divulgatore amatissimo ai limiti dell'idolatria, che sarà protagonista di diversi eventi, tra cui la presentazione del suo Brick for Stone (Sellerio) sabato 20. Dialogherà invece con il due volte premio Strega Sandro Veronesi - altro autore attesissimo - domenica 21.
Paese ospite quest'anno è l'Albania, la cui premier, Elva Margariti, ha voluto esprimere la vicinanza del suo popolo a quello italiano. "E' una grande occasione - ha detto - per mostrare ai nostri fratelli italiani l'Albania letteraria".
Sono 115mila i metri quadrati di spazio espositivo, divisi tra 573 stand, 48 sale e 13 laboratori. Oltre 1.600 gli eventi previsti al Lingotto di Torino, cui si sommano i 600 che costituiscono il programma del Salone Off. Primi a inaugurare le diverse aree sono stati rispettivamente il presidente del Senato Ignazio La Russa, che ha inaugurato l'evento nella sala Oval insieme al ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, e il giurista Sabino Cassese che alle 10.45 ha inaugurato l'arena Bookstock, lo spazio dedicato ai ragazzi.