AGI - Si chiama “Invader”, invasore, ed è un’artista diventato famoso nella capitale francese per aver apposto su un muro un mosaico di un marziano tratto dal pionieristico videogioco del 1978 Space Invaders.
“Tutto è iniziato lungo una stretta strada di ciottoli vicino a Place de la Bastille”, scrive il New York Times, ma “in un anno ne aveva già appesi altri 146 a monumenti, ponti e marciapiedi”. La sua tecnica è “usare piastrelle quadrate per il bagno che assomigliavano a pixel”.
Stava cementando un mosaico sul muro di una chiesa quando la polizia lo ha arrestato per la prima volta mentre non è invece stato preso “quando è rimasto bloccato all'interno del Louvre”, sottolinea il giornale, che precisa: “Un quarto di secolo più tardi è difficile percorrere un isolato di Parigi senza incontrare un mosaico di Invader”.
La città ne è piena. Insomma, “il lavoro di Invader è diventato una parte essenziale dell'estetica di Parigi” scrive il quotidiano, al punto di diventare un tutt’uno con la vita delle persone nei quartieri, tant’è che molti cittadini “hanno dato vita a squadre di volontari per riparare quelli danneggiati e sostituire quelli trafugati mentre c’è chi pianifica i propri fine settimana e le vacanze per andare a scovarli”.
Il suo lavoro è ancora “tecnicamente illegale” e la paura d’esser arrestato fa sì che usi lo pseudonimo, anche se l’Hotel de Ville, il municipio di Parigi, ha messo in bella mostra proprio l'opera dell'artista sul poster che pubblicizza una propria rassegna che celebra la street art. Invader ironizza e si chiede: "Cosa succederà la prossima volta che la polizia mi fermerà per strada alle 4 del mattino?", dopo aver trascorso 10 notti in prigione a Parigi per vandalismo senza per la verità mai esser stato formalmente incriminato, "chiederanno un mio autografo o m’arresteranno?"
In molti adorano la tesi originale dell'artista che offre a chi guarda un senso sia nostalgico della vita sia un’inquietante preveggenza sui fatti. Finora Invader ha installato più di 4.000 pezzi in 32 paesi, di cui circa 1.500 di questi solo a Parigi. “Chi incarna di più il senso di Parigi?”, ha dichiarato Nicolas Laugero Lasserre, esperto di street art e uno dei quattro curatori della mostra proposta dal municipio.
Scrive il quotidiano americano: l’artista “è cresciuto in un sobborgo di Parigi con una camera oscura in casa e si è laureato alla famosa École des Beaux-Arts. È ‘vicino ai 50’. È un nuotatore e vegetariano, l'unica motivazione che ha aggiunto al suo lavoro. Vende copie dei suoi mosaici a mostre e aste e pubblica libri da sé. Nel corso degli anni i suoi riferimenti culturali e storici si sono ampliati. A Parigi, alcuni di questi lavori sembrano uno scherzo, altri una canzone d'amore”.
In Rue de Louvre è appesa la Gioconda di Invader, accanto all'insegna verde elettrico dell'agenzia investigativa Duluc, un riferimento a quando il quadro fu rubato nel 1911.