AGI - "Grazie a lui la scienza ha smesso di essere noiosa, È riuscito a portarla in televisione, ha appassionato milioni di italiani". Giorgio Parisi, premio Nobel per la Fisica, ricorda Piero Angela, scomparso ieri a Roma all'età di 93 anni, in un'intervista alla Stampa.
"Ma se i programmi di divulgazione scientifica - avverte il fisico - dopo di lui sarenno sempre confinati alla terza, quarta serata, rischieremo di disperedere tutto il patrimonio che in 70 anni di carriera ci ha lasciato". In Italia, spiega ancora Giorgio Parisi "si crede ancora poco nella scienza. Non vengono spese risorse con risultati disastrosi: quasi la meta' dei nostri giovani ricercatori piu' brillanti vanno a lavorare all'estero e cosi non si sviluppa la tecnologia".
L'Italia, secondo Parisi, perde "un professionista instancabile con un'abilità comunicativa non comune che riusciva a spiegare, con precisione e rigore, cose complicate in maniera semplice. Ad appassionarci e ad appassionare: credo fosse questa la sua capacità più importante".
L'esperto definisce Angela "una persona simpaticissima, molto spiritosa e sempre capace di osservazioni profonde" che di persona era "esattamente" come appariva sullo schermo.
"Il pubblico - agggiunge Parisi - anche a scatola chiusa vedeva i suoi programmi senza mai restare deluso". I giovani si sono appassionati alla scienza grazie a Piero Angela: "con i ragazzi - conclude Parisi - è fondamentale la capacità di fargli strabuzzare gli occhi, di stupirli, di fargli sentire il profumo della scienza. Poi andranno avanti con le loro gambe, come gia' successo".