AGI - "Quella che sta per cominciare è una storia vera. Almeno in parte". È il messaggio che Francesco Musolino affida ai suoi lettori nelle ultime righe delle note di narrazione che precedono il suo ‘Mare mosso’ appena uscito per E/O, che prende spunto da una vicenda realmente accaduta nel Mar di Sardegna all'inizio degli anni Ottanta.
Musolino, giornalista culturale che tre anni fa ha esordito come romanziere con l’autobiografico ‘L’attimo prima’ ambientato nella sua Messina stavolta cambia isola e approda in Sardegna sfidando le onde della narrativa con una storia ambientata in mare che rende omaggio alle atmosfere di Corto Maltese e Jean-Claude Izzo.
È la storia di un avvincente e complicato salvataggio attorno al quale ruotano traffici d’armi, droga, amicizie coraggiose e nemici senza scrupoli, protagonista il trentenne Achille Vitale, ingegnere navale che dirige una flotta di rimorchiatori a Cagliari per conto del Cavaliere, un facoltoso armatore napoletano. Il suo mestiere è quello di uscire in mare, di giorno o di notte, con qualsiasi tempo, in soccorso di yacht, motoscafi, navi cargo e petroliere in difficoltà, rischiando la vita senza paura.
Meno brillante e coraggiosa, invece la sua vita sentimentale, alle prese con Brigitta, bellezza danese appassionata di letteratura anglosassone. La notte del 24 dicembre 1981 Radio Cagliari intercetta l’SOS di un cargo turco alla deriva, la Izmir. Nella pancia della nave, in balìa del vento di maestrale forza sette, ci sono seicento tonnellate di pesce surgelato. Potrebbe affondare da un momento all’altro. Quella notte, quando il telefono squilla, Achille Vitale sale a bordo della sua Renault R4 e chiama a raccolta la sua piccola ciurma, organizzando i soccorsi.
In quella stessa e fredda notte della vigilia del 1981, ad Atene c’è un uomo molto interessato a recuperare il carico della Izmir. Qualcosa di illegale e di gran valore. Cosa nasconde davvero la pancia d’acciaio della nave cargo? Riuscirà Achille Vitale a condurla in porto, affrontando la potenza feroce del mare in tempesta, i ripetuti guasti allo scafo e le spericolate contromosse attuate dal misterioso uomo di Atene? Il noir marinaro di Musolino che da Cagliari attraversa i porti di Palermo, Atene e Venezia, è anche un omaggio all’universo pop degli anni Ottanta, quelli in cui è cresciuto l’autore.