Fake news, haters e cyberbullismo: a chi servono e come difendersi
I nternet e i social network sono degli strumenti indispensabili nelle nostre vite, e l'emergenza Covid-19 li ha resi ancora più centrali nelle nostre giornate. Eppure non si possono nascondere i troppi usi distorti che vengono fatti della Rete e sulla Rete.
Proprio di questo parla il libro in uscita giovedì 28 maggio “Fake news, haters e cyberbullismo: a chi servono e come difendersi”, scritto da Mauro Munafò, giornalista dell'Espresso e collaboratore di Agi, per Centauria Libri, con le illustrazioni di Marta Pantaleo.
Il libro indaga con informazioni, dati, studi e fatti, alcuni dei lati oscuri della Rete. Fornendo una conoscenza estesa dei più pericolosi fenomeni che la popolano e indicando le soluzioni e i rimedi per contrastare, ognuno con il proprio esempio, quelle dinamiche che possono sembrare fuori controllo.
Si parte dalle fake news, notizie false, bufale, leggende metropolitane e teorie del complotto che negli ultimi anni, con la diffusione di social network come Facebook e Twitter, sono diventati un tema al centro del dibattito pubblico, tanto da essere considerati un pericolo per la tenuta stessa della democrazia. Una preoccupazione non senza qualche ragione: dietro gran parte delle notizie artefatte che ci arrivano sul profilo o via WhatsApp ci sono infatti campagne di propaganda e intere squadre nate e pagate per diffonderle con l'obiettivo di favorire una parte politica, di destabilizzare un Paese o gente senza scrupoli interessata a fare soldi ingannando la gente, mettendone a rischio anche la salute. La cronaca degli ultimi giorni, tra bufale e complotti sul coronavirus o con la lite tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e Twitter, “reo” di aver segnalato come false alcune affermazioni di “The Donald”, dimostrano quanto il tema sia attuale.
Non sono da meno i danni che possono essere causati dai discorsi d'odio e dalle minacce degli “haters”, utenti che usano i social network per rovesciare insulti e minacce a sfondo razziale, sessuale o politico. E si arriva fino alla persecuzione personale del cyberbullismo, una realtà con cui hanno dovuto imparare a fare i conti gli studenti e i ragazzi di tutto il mondo.Tutti i fenomeni che non nascono con internet, ma che sfruttano la Rete per raggiungere un nuovo livello di pericolosità. Le istituzioni, le forze dell'ordine e le stesse piattaforme social stanno allestendo, a volte con colpevole ritardo ed alterni successi, varie contromisure. Ma il modo più sicuro per affrontare questi fenomeni resta quello di conoscerli e sapere come agire in prima persona.