"Elena Ferrante è Domenico Starnone". Uno studio sugli elementi lessicali ricorrenti

 Elena Ferrante

Un 'dream team' a caccia della Ferrante

Chi è davvero Elena Ferrante

I clamorosi risultati dello studio

 Daniela Larini / AGF -  Domenico Starnone (Agf)

I metodi di ricerca utilizzati

Le 4 tecniche per il 'profiling'

  1. DISTANT READING - Cortelazzo e Tuzzi hanno scelto la tecnica del “distant reading”, cioè la metodologia di analisi dei testi “da lontano”: ad un lavoro fatto dal computer attraverso analisi automatiche dei testi, ha fatto seguito uno qualitativo di selezione dei risultati.
  2. CORRISPONDENZE - Gli studiosi internazionali hanno studiato le opere con altre metodologie, a partire dall’analisi delle corrispondenze stilistiche e lessical.i
  3. STILOMETRIA - Poi è stata usata una procedura analitica che “misura” le somiglianze stilistiche tra testi chiamata stilometria.
  4. PROFILING - Sono state usate tecniche analoghe a quelle che si vedono nelle serie tv ‘Criminal Minds’ per scoprire l’assassino.
 Elena Ferrante

La corrispondenza delle parole

I termini che legano Ferrante e Starnone

  • I due improperi “càntaro” e “mamozio”
  • Le espressioni“risatella”, “ruscellare”, “smanacciato”, “spetazzare”
  • Le sequenze molto particolari, tra cui “collo filettato”, “tottò sulle manine”, “sguardo valutativo” o “di scempio e di sangue”
  • Altre più comuni come “foglio di compensato” o “a una passo dalla scuola elementare”
  • Molte parole particolari come “chiavare”, “fiaccamente”, “sfottente”.

I limiti della ricerca

Perché non è stata considerata Anita Raja?

Il prossimo passo

Cosa emerge dalla ricerca

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