N ella Roma ottocentesca, tra gendarmi del Papa e carbonari, si muove un investigatore un po' dandy e un po' Sherlock Holmes dal nome Mercurio Loi. Stavolta il burattinaio Augustino vuole realizzare il burattino perfetto e vuole costruirlo con le sembianze di Mercurio Loi. Ma mentre il pupazzo prende forma, tutte le doti e le capacità di Mercurio sembrano svanire.
È questo l’intreccio alla base del nuovo numero di Mercurio Loi di Alessandro Bilotta, 'Il piccolo palcoscenico'. Disegnato da Onofrio Catacchio, l’albo arriva in edicola e in fumetteria a partire dal 22 luglio come nuova avventura del professore con il pallino del mistero nella Roma papalina. Una storia che si snoda tra spettacoli di burattini e colloqui per trovare un nuovo domestico (ma dovrà essere impeccabile), furti misteriosi e tenebrose wunderkammer, oggetti rari e preziosi come uova che contengono mercurio e bronzi che raffigurano Mercurio alato… Tutto questo mentre l’altro Mercurio, il nostro professor Loi, tenterà di capire perché tutte le sue capacità vanno affievolendosi giorno dopo giorno, come se venissero lentamente risucchiate dal pupazzo con le sue fattezze.
Chi è Mercurio Loi
Mercurio Loi è nato due anni fa tra le pagine delle Storie, grazie alla penna dello scrittore romano Alessandro Bilotta. Ma quel numero solo gli stava troppo stretto e per il suo autore è stato inevitabile seguire il professore per altre avventure, a passeggio tra le nuove pagine che andava via via a visitare. Un po’ Sherlock Holmes, un po’ Dr House, Mercurio Loi è un gentiluomo brillante e ironico, un dandy che percorre senza meta precisa le vie della città eterna come un flâneur ante litteram, per dirla con Baudelaire. È un osservatore attento, il professor Loi, e con la sua irrefrenabile curiosità finisce costantemente per essere coinvolto in vicende misteriose, macchinazioni diaboliche, società segrete e persino… fantasmi.