R oma – Sono trascorsi 25 anni esatti da quando il mondo ha perso il suo King of the Queen, Freddie Mercury, stroncato da una broncopolmonite causata dall’Aids, avvolto in un silenzio richiesto proprio dalla rockstar – e rispettato dai membri della sua band – per “non suscitare pena”. Tanto che i fan scoprirono la verità sulle sue condizioni fisiche appena 24 ore prima della morte. Ma non è bastato un quarto di secolo per far dimenticare al mondo lo storico frontman dei Queen, che oggi avrebbe 70 anni, considerato la miglior voce rock di sempre secondo Classic Rock e 18mo tra i grandi cantanti di tutti i tempi per Rolling Stone.
70 anni di Freddie Mercury, un asteroide per celebrarlo
"Somebody to Love": una biografia racconta la malattia
L’anniversario cade a poca distanza dalla morte della mamma, Jer Bulsara, scomparsa il 13 novembre a 92 anni. Mentre due giorni è arrivato nelle librerie il memoriale "Somebody to Love: The Life, Death and Legacy of Freddie Mercury” scritto da Mark Langthorne e Matt Richards che offre uno spaccato inedito dell’ultimo Freddie Mercury, quello più schivo e riservato che lotta contro la malattia. Emblematico per comprendere la personalità di Farrock Bulsara - questo il vero nome dell'artista dalla straordinaria voce e presenza scenica che scelse Mercury per autocelebrarsi messaggero degli dei – è il momento in cui comunicò la notizia al resto della band: "Guardate, probabilmente avete capito e per quanto ne so non ci sono cure; ho solo poco tempo a disposizione, voglio continuare la mia vita com'è, facendo dischi. Nessuno deve sapere e nessuno, da questo momento in poi deve parlarne"; e terminò la sua 'confessione' agli increduli amici che lo ascoltavano, dicendo, "E' tutto". Per dirla con le sue parole: “The Show must go on”.
Dall'infanzia a Zanzibar ai trionfi e gli eccessi sul palco, le due vite di Freddie Mercury - FOTO
L'infanzia a Zanzibar, i primi passi nella musica a Londra
Nato a Zanzibar il 5 settembre 1946, Farrock era figlio di Bomi e Jer Bulsara: appartenenti all'etnia parsi e di religione zoroastriana e provenienti dall'India occidentale, la coppia dovette trasferirsi in Africa a causa del lavoro del padre, cassiere della Segreteria di Stato per le Colonie. I primi ad accorgersi del talento musicale di Freddie furono gli insegnanti del San Peter’s College di Mumbay, in cui il bambino era tornato e in cui visse prima di trasferirsi di nuovo con la famiglia a 18 anni in Inghilterra. Proprio a Londra la futura rock conobbe il chitarrista Brian May e il batterista Roger Meddows-Taylor e con loro mise in piedi il primo gruppo, gli Smile, in cui suonava anche il bassista Tim Staffell che abbandonò il gruippo. Nel 1970 i tre fondarono i Queen. Il resto è storia.
Freddie Mercury, dimenticato dalla sua Zanzibar
Controverso, maestoso e lirico, Freddie Mercury l’artista glam-rock per eccellenza ha influenzato i successivi decenni della musica, lasciando un posto difficile da occupare.
Per approfondire:
"Somebody to love: The Life, Death and Legacy of Freddie Mercury"