L os Angeles (California) - Sono 85 i Paesi rappresentati nella corsa all'Oscar per il miglior film straniero, oltre a "Fuocoammare" del regista Franco Rosi che rappresenterà l'Italia.
Tra le opere in competizione, "Elle" di Paul Verhoeven e "Julieta" di Pedro Almodovar, ma anche "Mi chiamo Nojoom, ho 10 e voglio il divorzio" della regista Khadija Al-Salami, che racconta il dramma delle spose-bambine e porta per la prima volta sulla scena degli Oscar lo Yemen. "Elle", dell'olandese Paul Verhoeven, thriller trasgressivo con Isabelle Huppert, porterà i colori della Francia. "Afterimage", ultima fatica del maestro polacco Andrzej Wajda prima di morire, rappresenterà la Polonia: racconta gli ultimi anni di un pittore d'avanguardia e teorico dell'arte, Wladyslaw Strzeminski, in lotta contro il potere stalinista; alcuni critici hanno voluto vedervi una metafora della Polonia attuale, guidata dai conservatori di Diritto e Giustizia; il lungometraggio sarà presentato a giorni al Festival del Cinema di Roma. Jonas Cuaron, figlio del regista-star Alfonso Cuaron, rappresenterà il Messico con il thriller "Desierto". Mentre "Julieta" sarà il candidato della Spagna. Una pre-selezione dei film sarà presentata a fine anno, dopodichè a gennaio saranno annunciati i 5 finalisti, che si contenderanno l'ambiziosa statuetta la sera del 26 febbraio del 2017. (AGI)