R oma - Il Festival di Sanremo è nato nel 1951. Dopo 66 anni di canzoni 'obbligatoriamente' orecchiabili così come il mercato e gli stessi selezionatori della kermesse esigono, pretendere di comporre un brano caratterizzato da novità melodiche o innovazioni armoniche è una chimera. Di fatto persino puntare all'originalità di un titolo appare un'impresa titanica. E la conferma arriva dall'elenco delle canzoni che ascolteremo nell'edizione in programma dal prossimo 9 febbraio. Sono infatti molti i titoli che possono annoverare numerosi e apprezzabili trascorsi, sottolinea il giornalista Michele Bovi in una ricerca puntigliosa.
Il primato del prossimo anno spetta alla canzone di Rocco Hunt, "Wake Up". Alla Siae con questo stesso titolo ne sono state depositate a oggi 943. Lo "Svegliati" anglosassone ha dato vita a diversi successi internazionali: il primo e' del 1969 per The Chambers Brothers, poi i greci Aphrodite's Child (1970), Roy Wood (1973), i Doors (1974), Paul Anka (1975), Alanis Morissette (1995), Alicia Keys (2003), fino al "Wake Up" del 2005 inciso dal gruppo belga Hooverphonic.
Sono 262 le canzoni depositate con il titolo "Semplicemente", lo stesso del brano proposto da Morgan e Bluvertigo. Le piu' blasonate sono quelle di Franco Califano (1981), Andrea Bocelli (2004), Zero Assoluto (2005), Giusy Ferreri (2010) e Chantal Prestigiacomo (2013). A quota 122 precedenti "Via da qui", la canzone che sara' presentata da Deborah Iurato e Giovanni Caccamo: tra le incisioni che hanno avuto buona diffusione la piu' vecchia e' di Mirella Felli (1985), seguono quelle di Giampaolo Bertuzzi (1992), Pinomarino (2001) e la "Via da qui" importante successo del 2004 per i Delta V.
Sono 69 i titoli identici a quello della canzone "Ora o mai piu'" che sara' interpretata da Dolcenera : il precedente che ha fatto storia nella musica pop e' targato Mina, 1965. Ma un "Ora o mai piu'" con esiti comunque fruttuosi e' stato inciso da Le Orme nel 1975. L'ultimo e' di quest'anno, cantato da Emma.
Segue "Guardando il cielo" di Arisa con 33 precedenti, i piu' famosi di Caterina Valente (1959) e Peppino Di Capri (1961), entrambi cover del successo tedesco "Schau ich zum Himmelszelst" tradotto appunto "Guardando il cielo". Il titolo della canzone scritta da Federico Zampaglione per Patty Pravo, "Cieli immensi", oltre a ricordare un concetto celebrato da Mogol-Battisti, conta 13 precedenti ed e' soprattutto il titolo di una composizione molte volte rivisitata di Benedetto Marcello (1686-1739).
Sono 8 i precedenti per "Di me e di te", il brano degli Zero Assoluto; 4 precedenti per "Infinite volte" di Lorenzo Fragola ("Infinite volte" lo canto' anche Giorgia nel 2005); sono 3 i precedenti per "Il diluvio universale" di Annalisa: l'ultimo di Davide Van De Sfroos (1999), il primo e' stato addirittura di Gaetano Donizetti per la sua opera del 1830. Rilievo a parte merita la canzone presentata da Irene Fornaciari: il titolo "Blu" ha 612 precedenti, il piu' vecchio e' degli Strudel (1972), dopodiche' tra le esecuzioni piu' note quelle di Gepy & Gepy (1977), Sandro Giacobbe (1979), Tony Renis (1985), Mimmo Locasciulli (1989), Raf (1993), Gianni Morandi (1997), Paola e Chiara (2004), Neffa (2006), Paolo Meneguzzi (2013), Malika Ayane (2014). Alle quali va aggiunta la "Blu" piu' famosa in assoluto: quella composta, eseguita e lanciata in tutto il mondo (con diverse traduzioni) nel 1998 da Zucchero, papa' di Irene.
Ma anche le Nuove Proposte di Sanremo hanno proposto titoli tutt'altro che nuovi. Il piu' abusato e' "Amen" di Francesco Gabbani: 383 precedenti con esecutori illustri come Bob Marley (1964), Johnny Cash (1965), Lloyd Price (1965) Elvis Presley (1968), Otis Redding (1968), Lucio Dalla (1992), Elton John (1994), Teresa De Sio (2007), Leonard Cohen (2012) e Bon Jovi (2013). Segue "Dimentica" di Mahmood con 169 precedenti: i piu' recenti sono di Michele Zarrillo (2004), Raf (2006), Pino Daniele (2009), Chiara Canzian (2009), Gianna Nannini (2011) e Andrea Mito' (2014). "N.E.G.R.A." di Cecile gode dell'originalita' dei puntini: senza di quelli, "Negra" conterebbe 85 precedenti; 38 i "Cosa restera'" come il titolo della canzone di Irama, 21 gli "introverso" di Chiara Dello Iacovo, 7 i "Rinascerai" di Michael Leonardi.
"Il titolo serve proprio per differenziare un'opera dalle altre, se piu' opere sono identificate con lo stesso titolo si crea una confusione - spiega Giorgio Assumma, gia' presidente della Siae - Chi puo' ribellarsi all'uso di un titolo? L'autore dell'opera originaria o i suoi parenti o i suoi eredi. E questa reazione puo' avvenire anche quando l'opera non e' tutelata e quando e' caduta in pubblico dominio perche' essa continua ad esistere senza limitazioni di tempo. Spesso accade che non venga impugnato l'utilizzo di titoli successivi al primo, perche' non ci sono piu' i parenti legittimati ad agire. In tal caso nell'interesse pubblico e' il Ministero dei Beni Culturali che puo' fare un'azione presso il magistrato affinche' la seconda opera non sia intitolata come la prima, proprio perche' e' interesse della collettivita' distinguere le varie opere anche se non piu' protette". (AGI)
(26 dicembre 2015)