Non abbiamo più fiume, non c'è più fiume! Inizia così a parlarci Stefano Grassi, proprietario della River Passion a Boretto (RE), perno delle attività turistiche fluviali lungo il Po dove è tutto fermo.
La peggiore siccità da oltre settanta anni, l’assenza di neve nel periodo invernale, lo sfruttamento idroelettrico dei bacini montani, il cambiamento climatico e l’abbandono di politiche attive di cura e manutenzione del fiume hanno contribuito a determinare la secca più drammatica di sempre del Po e la crisi di tutto il sistema di produzione che dipende dalle sue acque.
A poco sono servite le piogge di questi ultimi giorni. La portata media del Po rilevata a Pontelagoscuro (ultima misurazione prima del delta) è stata, in Luglio, pari a 160,48 metri cubi al secondo, il 32,29% in meno del precedente record negativo di portata media mensile, registrato nel luglio 2006. Quest'anno è stato toccato anche il nuovo record di portata minima, con soli 104,3 metri cubi al secondo (24 Luglio), questi i dati ufficiali diffusi dall'Osservatorio dell'ANBI sulle risorse idriche.
Il viaggio, tra una sponda e l’altra, tra i confini di tre regioni (Lombardia, Emilia e Veneto), attraverso campi agricoli in sofferenza, attività turistiche bloccate, barche e chiatte che galleggiano ormai sulla sabbia, fino al delta, alla Sacca degli Scardovari, dove anche le famose “cozze” non sono più quelle di una volta, ci ricordano quanto fondamentale è, per la natura, l’economia della Pianura Padana e di tutto il Paese il “Grande Fiume”.
Giuliano Landini, Capitano della motonave Stradivari, la più grande del fiume, ormeggiata e praticamente in secca nel molo di Viadana: “Non si parla mai di questo fiume e le sue vere potenzialità. Delle storie dei suoi personaggi, della musica, della biodiversità. Questa ricchezza che attraversa da Ovest a Est la nostra zona più industrializzata e produttiva, quasi 50% del prodotto interno lordo. Sarebbe ora di fare qualcosa veramente! Abbiamo avuto Leonardo da Vinci che ha insegnato a governare le acque in tutto il mondo e noi abbiamo il Po in secca!”