AGI - Omeopatia ai bambini, è polemica. Fa discutere il webinar promosso dalla Fimp, la federazione italiana medici pediatri, dal titolo "Integrazione dell'omeopatia nello studio del pediatra". Un corso online che, si legge nella brochure, "mira a fornire ai professionisti sanitari una panoramica sull'uso dell'omeopatia in ambito pediatrico, analizzandone i dati di diffusione, le evidenze scientifiche disponibili e il suo possibile contributo, oltre ai limiti, nel trattamento dei pazienti pediatrici".
Il primo a criticare l'iniziativa è stato il virologo Roberto Burioni, da sempre critico, come gran parte dei suoi colleghi, verso una pratica senza evidenze scientifiche: "Una organizzazione di medici come la FIMP - ha scritto su Facebook - che promuove l'omeopatia, una pratica completamente priva di ogni dimostrata efficacia, deve solo vergognarsi. Una simile associazione dovrebbe essere abbandonata istantaneamente da tutti i pediatri seri".
Ad alcuni di loro lo stesso Burioni ha risposto categorico: "Non basta dissociarsi come singolo. Serve una presa di posizione netta dalla FIMP - Federazione Italiana Medici Pediatri e servono le dimissioni istantanee di chi ha consentito questa vergogna".
"Leggo nei commenti - scrive un altro pediatra - che la prescrizione di omeopatici può essere utile a contenere la "fame" incontrollabile dei genitori di uscire dallo studio medico con una ricetta lunga così. Se il pediatra dice loro: "Non si preoccupi guarirà da solo" non sono contenti. Però personalmente preferirei prescrivere integratori e pomatine che comunque contengono un principio attivo, invece che avvalorate una metodica basata sul nulla che potrebbe fare deviare la mente dei pazienti accettandola per patologie più importanti".
Mentre la Fimp, promuovendo il corso, sembra legittimare l'efficacia dell'omeopatia: il webinar, si legge nella presentazione, infatti "si inserisce nella necessità di sviluppare protocolli che aiutino i pediatri a integrare, quando appropriato, i medicinali omeopatici nel loro ambulatorio". Con un'attenzione particolare "al benessere del paziente".