AGI - Deporrà il 17 febbraio prossimo il teste norvegese citato dalla difesa di Ciro Grillo, Vittorio Lauria, Edoardo Capitta e Francesco Corsiglia, imputati davanti al tribunale di Tempio Pausania per una violenza sessuale denunciata nel 2019 da una studentessa italo-norvegese dopo una vacanza in Sardegna. Il giovane, che il 23 settembre scorso non si era presentato, era stato convocato dal tribunale per oggi, ma è risultato ancora una volta assente.
Secondo quanto riferito dagli avvocati della difesa, al teste la convocazione è stata recapitata solo il 29 novembre scorso, troppo tardi per consentirgli di organizzare il viaggio dalla Norvegia. Il giovane sarà sentito l'anno prossimo, in un'udienza fissata dal tribunale, presieduto da Marco Contu, per il 17 febbraio.
La principale accusatrice dei quattro imputati, 'Silvia' (nome di fantasia della parte offesa), aveva raccontato di aver subito in Norvegia una violenza sessuale nel 2018 dall'amico norvegese, durante una vacanza. L'episodio non era mai stato denunciato formalmente. Ora gli avvocati della difesa di Grillo, Corsiglia, Lauria e Capitta vogliono ascoltare la versione del ragazzo.
Nell'udienza di oggi la traduttrice dall'inglese ha riferito del suo lavoro sulle chat della parte offesa. "Ci sono delle chat in cui la persona offesa parla di disturbi alimentari molto antecedenti rispetto ai fatti" oggetto del processo, ha riferito l'avvocata Antonella Cuccureddu, che difende Corsiglia assieme al collega Gennaro Velle. "La ragazza in aula ha negato di averli avuti prima, li enuncia come fatti accaduti come conseguenza del trauma e quindi dopo il fatto di cui discutiamo oggi".