AGI - E' rimasto ferito riportando traumi in vari punti del corpo dopo essere caduto da un'altezza di tre metri, probabilmente in un cantiere, ma invece di essere soccorso e portato in ospedale, il 53enne egiziano è stato 'scaricato' nei pressi di un distributore di benzina. E' accaduto il 13 novembre a Grado, rinomata località balneare in provincia di Gorizia, e la notizia è rimbalzata due giorni dopo sui siti dei quotidiani del gruppo Nem.
Il 53enne è stato trasferito in ambulanza e poi in elicottero all'ospedale di Udine, dove è stato ricoverato in codice rosso. Le sue condizioni sono gravi per i molti traumi al corpo ma la sua vita non sarebbe in pericolo. Il caso ha subito richiamato alla memoria quello di Satnam Singh, divenuto un tragico simbolo delle vittime del caporalato: il 31enne bracciante indiano il 19 giugno scorso aveva perso un braccio mentre lavorava nei campi vicino a Latina e il suo datore di lavoro, anziché soccorrerlo, lo aveva abbandonato agonizzante davanti casa.
In questo caso l'epilogo è diverso ma la storia è altrettanto drammatica: sarebbe stato lo stesso operaio, uno straniero regolare in Italia che risiede a Milano, a chiedere al benzinaio di chiamare i soccorsi. Gli operatori del 118 arrivati sul posto l'hanno trovato ancora cosciente ma con dolori molto forti. La vittima non avrebbe rilasciato altre dichiarazioni e non avrebbe fornito spiegazioni esaurienti sul caso, probabilmente perché era stato assunto in nero in un cantiere della zona e potrebbe essere caduto da un'impalcatura.
L'operaio è stato probabilmente vittima di "una realtà sommersa di lavoro nero, sfruttamento, caporalato, che si approfitta del bisogno dei lavoratori", ha denunciato la segretaria del Pd del Friuli-Venezia Giulia, Caterina Conti, auspicando "più forza per combattere una realtà criminale che sfrutta i lavoratori e danneggia le imprese sane che rispettano le regole".