"Mi danno del matto perché ho assunto un ergastolano. E invece mi sento meglio"

Gian Franco Coppola
Da sinistra, Egidio Fiandino, il detenuto assunto nell'azienda agricola, e il giornalista Paolo De Chiesa
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Giovanni alle Fattorie Fiandino
"Mi creda - dice Egidio Fiandino al cronista dell'AGI - le agevolazioni previste per chi assume personale in questo ambito rappresentano per me un aspetto secondario. A quelle, eventualmente, pensa il mio consulente al quale ho detto di fare tutto secondo regola e nel rispetto della normativa vigente. La verità è che ci stiamo avvicinando al Natale, il lavoro da fare è anche troppo, e io avevo bisogno di qualcuno che potesse darmi una mano in azienda. Mi è capitata l'opportunità di scegliere questo ragazzo e non ci ho pensato neppure un secondo. Ci siamo incontrati una volta, abbiamo fatto una chiacchierata, del suo passato poco so e poco mi interessa. Ho solo avvertito del suo arrivo gli altri dipendenti e mio cugino che non sapeva ancora niente. La storia dirà poi se ho fatto bene o no", confida.
Da sinistra, Paolo De Chiesa, il detenuto ed Egidio Fiandino
Il detenuto Giovanni in un reparto dell'azienda agricola Fiandino
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