AGI - Il Comune di Milano cederà aree anche gratis per un piano da 10 mila appartamenti. Dieci anni, è la previsione, per vedere realizzato l'intero piano in 21 aree individuate. Entro la fine della legislatura, invece, la partenza dei cantieri in 4 prime aree dove si attendono manifestazioni d'interesse, nell'ambito di una partnership pubblico privato, entro fine 2024. È quanto emerso dalla conferenza stampa post giunta convocata per illustrare il Piano straordinario per la casa approvato oggi dalla giunta di Palazzo Marino. "Quello della casa è un problema che a Milano si sente molto ma non è solo milanese - ha premesso il sindaco Giuseppe Sala -. Tutti i sindaci segnalano la questione e il nostro paese sta facendo poco, si sta continuando a porre poca attenzione, l'ultimo piano casa risale a 70 anni fa".
In questo periodo storico, ha proseguito Sala, "quello che sta succedendo è che il costo delle case aumenta ma i salari sono piatti: la forbice tra redditi e costi per vivere e dell'abitare va sempre più ad allargarsi". Per questo "noi stiamo guardando ai cittadini che hanno un reddito tra i 1.500 e i 2.500 euro e che in funzione di questo hanno bisogno di case in affitto con un canone di locazione che non superi gli 80 mq/anno con ottica di lunghissimo termine". Quindi, ha aggiunto, "attraverso una collaborazione pubblico-privato miriamo alla costruzione di diecimila nuovi alloggi di cui 6500 nel perimetro della città di Milano e 3500 nelle aree limitrofe". Più altre due azioni: il Comune infatti "approva altri tipi di costruzioni, come quello che avviene negli scali ferroviari o all'ex Macello, che portano a convenzionamenti e a prezzi inferiori a quelli di mercato ma comunque superiori a quelli di cui stiamo parlando". In queste aree saranno realizzati 8 mila appartamenti, in aggiunta ai 10 mila del piano. E poi c'è lo sforzo di rigenerare appartamenti oggi sfitti". Dunque, in conclusione, "in termini di nuova edilizia noi vediamo in un periodo più lungo di tre anni" cioè gli anni rimanenti di mandato fino al 2027 "dieci mila appartamenti a 80 euro mq/ anno e altri 8 mila a prezzo più alto ma in edilizia convenzionata" fatta da soggetti privati.
"L'impostazione del piano - ha spiegato poi l'assessore alla Casa Guido Bardelli - è caratterizzata dalla messa a disposizione di una serie di aree, 21, disposte in zone urbanizzate e servite da mezzi pubblici, dislocate su quasi tutti i municipi tranne l'1. Il comune ha deciso di mettere in gioco queste aree e destinarle in via del tutto prevalente ad affitto permanente a canone calmierato che non supererà gli 80 euro al mq/ anno". In queste aree il Comune punta a "mantenere la nuda proprietà e concedere in diritto di superficie prolungato l'area sviluppandola in una partnership pubblico-privato". In questo caso "guardiamo con molto interesse ai soggetti che sono stati protagonisti dell'housing sociale a Milano". Per l'assegnazione delle aree, invece di procedere con un bando tradizionale, "procederemo entro dicembre con manifestazione di interesse su alcune di queste aree in cui attivare subito una trattativa per arrivare a un progetto condiviso.
Daremo almeno 90 giorni per arrivare a una prima proposta e confido che sulle aree già urbanizzate il tutto possa svolgersi in tempi molto rapidi".
Il comune ha già individuato le prime 4 aree in cui partire subito: via Demostene, via san Romanello, via Sant'Elia (ex Palasharp), Porto di Mare. In queste aree si quotano almeno 3 mila alloggi. Dopodiché, ha spiegato infine Bardelli, "questo piano non abbandona le case popolari, un patrimonio che ha grossissimi problemi di manutenzione e che quindi speriamo che da una riorganizzazione potremo riequilibrare, incentivare e migliorare" anche, in caso, con parziali alienazioni.