Francesco Spano, 47 anni, nato a Orbetello dopo la laurea all’università di Siena ha svolto il dottorato alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. A lungo è stato considerato uno dei migliori manager pubblici, tanto che Giovanna Melandri lo volle accanto a sè al Maxxi. Nel 2015, Spano approda all'Unar, l'Ufficio Nazionale Anti Discriminazioni Razziali che dovrà lasciare nel 2017. Anche stavolta, Spano finisce nell'occhio del ciclone a causa di una trasmissione televisiva.
Il programma "Le Iene" lo accusa di aver finanziato l'Andoss, un'associazione Lgbtq+ che però avrebbe all'attivo anche qualche locale "spinto" della Capitale, adducendo che il Direttore dell'Unar sia anche tesserato. Impacciato, fuori Palazzo Chigi, le Iene provano a placcarlo per qualche dichiarazione, ma di lui rimarrà l'immagine titubante e nel cappotto arancione. Sulla vicenda sollevata venne aperta un'inchiesta dalla quale non emersero irregolarità nell'operato di Spano all'Unar, ma oramai il danno era fatto per la sua reputazione e per le aspirazioni di carriera in uno degli uffici strategici di Palazzo Chigi.
Il ritorno al Maxxi inevitabile. A questo Spano aggiunse un rammarico personale rivelando che i suoi familiari vennero a sapere dalla tv il suo orientamento sessuale. Sette anni dopo il copione sembra ripetersi. Promosso in uno degli uffici di vertice dell'esecutivo, prima le critiche di Pro Vita, poi le accuse di essere un "pederasta", fino alle chat dai contenuti omofobi verso il nuovo capo di gabinetto di Giuli. Ancora una volta è la tv ad accendere le luci sulle presunte irregolarità di Spano, stavolta nella puntata di Report che andrà in onda il prossimo 27 ottobre, secondo fonti del Collegio Romano, si dovrebbe parlare del periodo in cui Francesco Spano ricopriva il ruolo di segretario generale del Maxxi e di una consulenza affidata al suo compagno. Anche stavolta ci sarà la magistratura a indagare, ma intanto Spano si è dimesso. Di nuovo.