AGI - Il Comune di Avetrana ricorre alla Magistratura con "un ricorso cautelare d'urgenza" per chiedere la rettifica del titolo e l'immediata sospensione della serie tv "Avetrana. Qui non è Hollywood", realizzata dalla casa cinematografica Groenlandia, "che, a dispetto del titolo, sembrerebbe rievocare il delitto in cui perse la vita la giovane Sarah Scazzi". Lo dichiara il sindaco del paese nel Tarantino, Antonio Iazzi.
Circa la serie tv, il sindaco sostiene che "risulta indispensabile visionarla in anteprima al fine di appurare se l'associazione del nome della cittadina all'adattamento cinematografico, susciti una portata diffamatoria rappresentandola quale comunità ignorante, retrograda, omertosa, eventualmente dedita alla commissione di crimini efferati di tale portata, contrariamente alla realtà. I dubbi e le perplessità della comunità avetranese, recepite dal pool difensivo, sembrano da ultimo avvalorate dalla recensione del film, pubblicata sul portale della Fondazione Ente dello Spettacolo, che rimanda all'idea di 'un'Italia oscura e spaventosa abitata da mostri della porta accanto. Una porta verso gli inferi dai quali non si fa ritorno', ambientata 'tra terre riarse, strade abbacinanti per il sole, tristi bar centri di incontri serali', che tende a far 'rivivere un mondo di provincia chiuso e asfissiante guidato da una cattiveria che segna senza via di scampo relazioni, amicizie e parentele'".
"Noi riteniamo che la nostra comunità - dice il sindaco di Avetrana - meriti rispetto e una giusta connotazione e che la notorietà sia sempre più determinata dei tanti tesori che la storia ha lasciato, dal complesso fortilizio agli ipogei, da un prestigioso sito del neolitico alla Chiesa Matrice ed alle cappelle. Ricordiamo a tal proposito - aggiunge il sindaco - che nel luglio del 2022, con atto ufficiale della Regione Puglia, Avetrana è stata riconosciuta 'Città d'Arte' e quindi inserita nell'Elenco regionale dei comuni ad economia prevalentemente turistica Città d'Arte. A ciò si aggiungano l'accoglienza, l'ospitalità, la generosità ed altre peculiarità che da sempre caratterizzano la stessa cittadinanza", conclude il sindaco Iazzi.