AGI - Un'organizzazione italiana, l''Associazione benefica di solidarietà con il popolo palestinese' (Abspp) con sede a Genova, figura tra le entità sanzionate nell'anniversario degli attacchi del 7 ottobre dagli Stati Uniti quali finanziatori di Hamas. L'Office of Foreign Assets Control (Ofac), una divisione del Tesoro Usa, la definisce un'organizzazione senza scopo di lucro che ufficialmente raccoglie fondi per i profughi di Gaza "ma in realtà aiuta a finanziare l'ala militare di Hamas". L''Associazione benefica' fa capo all'architetto palestinese Mohammad Hannoun, il suo presidente e fondatore che vive a Genova Bolzaneto, il quale avrebbe "inviato almeno quattro milioni di dollari a Hamas nell'arco di dieci anni".
Sembra che già nel luglio del 2023 i servizi israeliani dello Shin Bet avevano segnalato alle autorità italiane il ruolo di Hannoun nel raccogliere finanziamenti per Hamas. Quando le sanzioni Usa saranno recepite nell'ordinamento giuridico italiano ed europeo, Hannoun non potrà più essere titolare di un conto corrente bancario o di una carta di credito e le sanzioni si estenderanno a chi avrà rapporti economici con lui. Già nel 2021, su segnalazione dell'Antiriciclaggio un istituto di credito aveva sospeso l'operatività sui conti dell'associazione per i movimenti anomali e per la mancata iscrizione dell'associazione al registro dell'Agenzia delle Entrate.
Nel mirino dell'Ofac statunitense sono finiti anche un rappresentante di Hamas in Germania, un attivista dell'organizzazione terroristica in Austria di nome Adel Doughman e un istituto basato a Gaza, l'Al-Intaj Bank. Il caso è rimbalzato subito nella polemica politica in vista delle regionali in Liguria, anche perché Hannoun in passato ha incontrato esponenti dell'attuale opposizione di centrosinistra: "Chiediamo al candidato di sinistra, Andrea Orlando, di chiarirci la sua posizione sulla sicurezza delle nostre città e del nostro Paese", lo ha incalzato il segretario regionale della Lega in Liguria e viceministro alle Infrastrutture, Edoardo Rixi, sollecitando "una posizione chiara e netta rispetto alla onlus di Genova che, secondo l'amministrazione americana, avrebbe foraggiato il gruppo terroristico Hamas".
Il deputato di Fratelli d'Italia Sara Kelany ha ricordato che "in più occasioni Hannoun ha avuto rapporti con la politica italiana di sinistra" i cui esponenti "si sono trovati a sponsorizzarne le attività che con spregiudicatezza lui passava per attività benefiche". "Mi aspetto una netta presa di distanza delle sinistre, sempre troppo timide se non silenziose su questi temi, da questo soggetto ormai ritenuto a tutti gli effetti un finanziatore di Hamas", ha aggiunto.