AGI - "Il 7 ottobre 2023 il popolo israeliano ha vissuto una delle pagine più drammatiche della sua storia. Non dimentichiamo la disumana aggressione perpetrata un anno fa da Hamas. Abbiamo sempre negli occhi il massacro di migliaia di civili inermi, donne e bambini compresi, e il vilipendio dei loro corpi, mostrati al mondo senza alcuna pietà". Così il presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni alla commemorazione blindata del primo anniversario delle stragi del 7 ottobre che si è svolta al Tempio maggiore, nella zona del Ghetto a Roma. Una cerimonia che si è aperta osservando un minuto di silenzio alla presenza della premier e delle autorità religiose in ricordo delle vittime dell'attacco terroristico di Hamas contro i civili israeliani.
"Il nostro pensiero - ha detto la premier - è rivolto costantemente agli ostaggi, strappati alle loro famiglie e ai loro cari, e che ancora oggi attendono di tornare a casa. Ricordare e condannare con forza ciò che è successo un anno fa non è un mero rituale ma il presupposto di ogni azione politica che dobbiamo condurre per riportare la pace in Medio Oriente, perchè la reticenza che sempre più spesso si incontra nel farlo tradisce un antisemitismo latente e dilagante che deve preoccupare tutti. E le manifestazioni pubbliche di questi ultimi giorni lo hanno, purtroppo, confermato".
"In questa giornata, ribadiamo il legittimo diritto di Israele a difendersi e a vivere in sicurezza nei propri confini, ma anche la necessità che questo sia esercitato nel rispetto del diritto internazionale umanitario. Non possiamo, infatti, restare insensibili davanti all'enorme tributo di vittime civili innocenti a Gaza, vittime due volte: prima del cinismo di Hamas, che le utilizza come scudi umani, e poi delle operazioni militari israeliane. Le conseguenze dell'attacco di Hamas hanno scatenato un'escalation su base regionale che potrebbe avere esiti imprevedibili. E' dovere di tutti riportare il dialogo - ha sottolineato Meloni -, lavorando per arrivare ad una de-escalation".
"L'Italia, anche in qualità di Presidente di turno del G7, continuerà a impegnarsi per un cessate il fuoco immediato a Gaza, per il rilascio degli ostaggi israeliani e per la stabilizzazione del confine israelo-libanese, attraverso la piena applicazione delle risoluzioni delle Nazioni Unite. Confermiamo il nostro sostegno a tutti gli sforzi di mediazione portati avanti, e il nostro impegno per lavorare ad una soluzione politica duratura, basata sulla prospettiva dei due Stati", ha concluso Meloni.
Nella capitale c’è tensione anche per il processo per direttissima a uno dei quattro fermati (gli altri sono stati rilasciati) agli scontri a Piazzale Ostiense per il corteo di sabato degli attivisti pro-palestinesi. Davanti al tribunale, a Piazzale Clodio, sono annunciati sit-in dei collettivi della Sapienza.
Un sit-in si è svolto ieri sera davanti al Tempio maggiore di Roma per ricordare il dramma dei 101 ostaggi ancora nelle mani di Hamas, alla vigilia del primo anniversario dell'attacco del 7 ottobre. L'iniziativa è stata promossa dal Forum israeliano delle Famiglie degli Ostaggi e dall'Unione dei Giovani Ebrei d'Italia. "Sappiamo dalle testimonianze che sono tenuti in una condizione disumana", ha dichiarato all'AGI il presidente dell'Unione dei Giovani Ebrei d'Italia (UGEI), Luca Spizzichino, "ancora ci sono dei civili innocenti nelle mani dei terroristi e vogliamo fare di tutto perché si mantenga alta l'attenzione fino a quando non saranno liberati".