AGI - Sono 572 i casi di Dengue confermati dal 1 gennaio al 1 ottobre 2024 al sistema di sorveglianza nazionale. Lo rende noto l'Istituto Superiore di Sanita' nell'ultimo bollettino. 442 sono associati a viaggi all'estero e 130 casi autoctoni, l'eta' mediana è di 43 anni, 49% di sesso maschile e nessun decesso.
Dal 1 gennaio al 10 settembre 2024 risultano: 6 casi confermati di Zika Virus (tutti associati a viaggio all'estero, eta' mediana di 49 anni, 50% di sesso maschile e nessun decesso); 12 casi confermati di Chikungunya (tutti associati a viaggi all'estero, eta' mediana di 49 anni, 50% di sesso maschile e nessun decesso); 42 casi confermati di infezione neuro-invasiva - TBE (40 casi autoctoni e 2 associati a viaggio all'estero, eta' mediana di 54 anni, 69% di sesso maschile e nessun decesso); 64 casi confermati di Toscana Virus (tutti autoctoni, eta' mediana di 53 anni, 67% di sesso maschile e nessun decesso).
Riguardo i dati forniti dalla sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus, il bollettino settimanale riporta che al 19 settembre salgono a 382 i casi nell'uomo segnalati in Italia e 13 i decessi dall'inizio della sorveglianza, partita a maggio. Al 1 ottobre sono stati identificati diversi eventi indipendenti di trasmissione locale del virus Dengue (DENV) in Italia: il focolaio di dimensioni maggiori, con 102 casi confermati di infezione, tutti sintomatici e identificazione di virus Dengue di tipo 2 (DENV-2), è localizzato in un comune nella Regione Marche. Nella settimana di sorveglianza 25 settembre-1 ottobre, rispetto alla precedente (18-24 settembre), si osserva una diminuzione del 93% nel numero di casi segnalati per data di insorgenza dei sintomi.
"Questo segnale di riduzione significativa del numero di nuovi casi di infezione - si legge nel bollettino - verrà verificato e confermato nelle prossime settimane. Casi sporadici e focolai più limitati di infezione autoctona da DENV di tipo 1, 2 e 3 sono stati segnalati in Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Abruzzo e Toscana. Le indagini epidemiologiche in corso, al 1 ottobre 2024, non hanno mostrato evidenze di collegamenti epidemiologici/microbiologici tra loro o con i casi segnalati dalla Regione Marche".