AGI - La Disfida di Barletta non più a suon di spade, ma a suon di post sui social e invettive in consiglio comunale. A combattere non ci sono i tredici cavalieri italiani contro i francesi, ma Alba Parietti e l’amministrazione comunale, contro le compagnie teatrali del territorio. Nei giorni scorsi, come ogni anno, dal 13 al 15 settembre, si è tenuta la rievocazione storica di uno degli ultimi scontri di cavalleria rinascimentale, risalente al febbraio del 1503.
A vestire i panni di Ettore Fieramosca c'era Francesco Di Leva, affiancato da Franco Nero (Consalvo da Cordova) e Alba Parietti, nel ruolo di Elvira da Cordova. Durante gli otto chilometri di sfilata per le vie della città, la showgirl è stata immortalata mentre era al telefono. Per i barlettani, il gesto è stato considerato un’offesa, quasi più grave di quella ricevuta 521 anni fa dal francese Charles de la Motte. La discussione, dopo essere esplosa sui social, è persino approdata in consiglio comunale.
A chiedere spiegazioni sono stati i consiglieri di centrosinistra di Coalizione Civica, Carmine Doronzo e Michela Diviccaro, che hanno interrogato il sindaco e l’amministrazione di centrodestra per sapere se "la Parietti potesse utilizzare il proprio telefono cellulare durante la rievocazione storica". La risposta è giunta dall'assessore alla Cultura, Oronzo Cilli, il quale, pur stigmatizzando il comportamento dell’attrice, ha sottolineato come Parietti sia "una persona di fama, al contrario di altri che non sono conosciuti oltre Borgovilla" (quartiere periferico di Barletta, ndr).
Il commento è stato percepito come un riferimento diretto da Diviccaro (attrice di professione), tanto che la consigliera ha abbandonato l’aula in segno di protesta, chiedendo le scuse dell’assessore. La vicenda non è passata inosservata ad Alba Parietti, che ha deciso di intervenire pubblicamente. Attraverso un post sui propri canali social, ha spiegato i motivi della "telefonata della discordia": "Sì, lo ammetto. Ho usato il telefono. L’ho fatto in un momento di stallo per chiamare una persona a cui voglio bene. Ne avevo bisogno perché quella mattina mi era stata comunicata improvvisamente la morte di una persona a me molto cara, Luca Salvadori, che conoscevo fin da bambino. Ero stata fidanzata con il padre (Maurizio, ndr), ed ero devastata. Avrei voluto solo restare chiusa in camera".
Luca Salvadori, motociclista di 32 anni, è morto il 14 settembre in un incidente a Frohburg, durante una tappa dell'IRRC: "Ti ho voluto bene, Luca, dal primo sguardo – ha scritto l’attrice sui social –. Eri il sole, dolce, buono, tenace e determinato, ma mai prepotente. Quando accadono queste cose, ti trapassano come una lama e sai che niente tornerà come prima". Parietti ha anche confessato di aver faticato a "stare in piedi e a vestirmi", aggiungendo che "il rispetto per il mio lavoro e l’importanza del mio ruolo nella manifestazione mi hanno dato la forza. La gente meravigliosa e calorosa di Barletta mi ha ringraziato e sostenuto fino a commuovermi, perché mi è sembrato un segnale di forza in mezzo a quel momento surreale che per me era una tragedia".
Ha poi chiesto scusa: "Chiedo comunque scusa se ho mancato di rispetto a qualcuno". In un secondo post, Parietti ha condiviso immagini che la ritraggono mentre stringeva mani e “abbracciavo quasi tutti i disabili, anziani, bambini segnalati lungo il percorso da persone educatissime e affettuose". Ha sottolineato come abbia "sorriso tutta la sera, senza mai lasciar trasparire il mio stato d’animo, esattamente come un’artista fa, conoscendo le regole dello spettacolo. La gente mi ha commosso, con la loro incredibile accoglienza ed energia".
L’attrice ha ringraziato l’assessore Cilli, definendolo "competente, colto, innamorato del suo lavoro", grazie al quale ha potuto vivere appieno "Barletta e la sua storia, i musei, le chiese, la popolazione educata, gentile e civile". Ha infine lanciato un appello alla politica: "Fate politica per costruire e non per distruggere il lavoro degli altri. A me da tempo non interessa più la fazione politica, mi interessano le persone, con il loro vero valore e merito. Se questo Paese basa la politica e il fare opposizione sul massacrare l’avversario con pretesti, invece che riconoscerne i meriti (quando ci sono), e cercare di essere migliori di lui, finiremo malissimo e daremo un pessimo esempio ai giovani e ai cittadini".
Infine, ha riservato una stoccata alla consigliera Diviccaro: "Do uno spunto alla solerte consigliera di Barletta per il futuro consiglio comunale: ho anche bevuto un sorso di acqua minerale gasata da una bottiglia di plastica. Dubito che all’epoca della Disfida ci fosse".