AGI - Arresti domiciliari per Chiara Petrolini, 22 anni, accusata di "omicidio volontario aggravato dal rapporto di ascendenza e dalla premeditazione, commesso a Traversetolo il 7 agosto" scorso e di "soppressione di cadavere, commesso a Traversetolo il 12 maggio 2023". Non è stata, invece, richiesta misura cautelare per l'omicidio del 12 maggio 2023, essendo ancora in corso gli accertamenti medico-legali.
Il Gip, "condividendo la ricostruzione del pm, relativamente all'omicidio pluriaggravato del 7 agosto e la soppressione di cadavere del 12 maggio 2023, e ritenendo sussistenti le esigenze cautelari, ha disposto gli arresti domiciliari per l'indagata", ma ha derubricato il reato di soppressione di cadavere relativo al primo bimbo trovato ad agosto, che era seppellito quasi in superficie nel giardino della villetta, al reato di occultamento di cadavere".
La 22enne è agli arresti domiciliari nella villetta in cui abita con la famiglia, arresti ritenuti "dal Gip sufficienti a garantire le esigenze cautelari, sia perché si tratta della prima esperienza detentiva, sia in ragione del controllo che sarà esercitato dai familiari conviventi, ritenuto idoneo a neutralizzare il rischio che la ragazza cerchi di attirare nel suo domicilio degli estranei" spiega il procuratore capo.
"Ci troviamo di fronte un fatto drammatico e che suscita sgomento, al di là della rilevanza penale": ha affermato il procuratore di Parma Alfonso D'Avino, in conferenza stampa. Lo sgomento, ha aggiunto il procuratore, è "per due bambini che non hanno potuto vedere la luce, per la famiglia di una ragazza. Per un giovane che per due volte ha dovuto rinunciare alla paternità. E sgomento anche per la ragazza, che al di là delle responsabilità penali che saranno accertate, pare difficilmente decifrabile e dovrà prendere coscienza di quel che è successo".
Il sindaco Dall'Orto depone un mazzo di fiori per i bambini
“Oggi è stata una giornata pesante e ancora più tragica. La conferenza stampa della procura e dei carabinieri hanno chiarito tanti punti e questo mazzo di fiori è in segno di solidarietà e un abbraccio ai due bimbi che non hanno potuto vedere la luce del sole. Fino a oggi nessuno ha messo dei fiori per questi bambini”. Lo ha detto il sindaco di Traversetolo, Simone Dall’Orto a La Vita in diretta mentre si accingeva a posare un mazzo di fiori davanti alla villa.
Comandante CC Parma, indagine complessa. Increduli di fronte alla seconda gravidanza
"È stata un'indagine complessa, perché le prime acquisizioni ci portavano su una strada diversa: tutte le persone che sentivamo escludevano che la ragazza fosse incinta. Noi stessi eravamo increduli, nelle acquisizioni investigative, di fronte alla seconda gravidanza". Lo afferma il colonnello Andrea Pagliaro, comandante provinciale dei carabinieri di Parma, parlando dell'indagine sulla 21enne arrestata a Traversetolo (Parma), accusata di aver ucciso uno dei suoi due figli, partoriti in segreto e poi trovati morti seppelliti nel suo giardino, e di aver fatto sparire il cadavere del secondo.
"Aveva detto - conclude - che aveva nascosto il corpo del primo neonato nel giardino, perché lo voleva vicino a se', allora si è pensato che, se veramente ci fosse stato un altro bambino, lo avrebbe sepolto sempre li', vicino alla sua camera".
aveva nascosto il corpo del primo neonato nel giardino, perché lo voleva vicino a se'
Un neonato morto dissanguato
Sempre nella conferenza stampa è stato riportato che il bambino era nato vivo, aveva "eseguito atti respiratori validi", la morte "è dovuta ad uno shock emorragico da recisione del cordone ombelicale in assenza di una adeguata costrizione meccanica dei vasi ombelicali, dal momento che il taglio del cordone ombelicale con mancata occlusione meccanica delle sue due arterie e della sua vena" che ha "determinato il decesso del neonato"
Le ricerche sul web
Chiara aveva cercato a lungo sul web come sopprimere il bimbo che aspettava, prima o dopo il parto. "Sono infatti coerenti con tale disegno - ha spiegato il Procuratore di Parma Alfonso D'Avino - le ricerche sul web finalizzate ad acquisire elementi conoscitivi su come mantenere nascosta la gravidanza, come indurre o accelerare il parto e quali relazioni vi siano tra rottura delle acque, travaglio e parto" e, infine, "quali condotte tenere per cagionare, o favorire, un aborto". Fra le ricerche web è stata rintracciata una consultazione effettuata il 7 agosto 2024 alle 7 del mattino, "ovvero poco dopo il parto - spiega il procuratore -. Chiara interroga nuovamente il web con una ricerca che non richiede ne' commenti ne' spiegazioni: 'dopo quanto puzza un cadavere'. Questa ricerca finisce per essere la cartina al tornasole di tutta la vicenda, nel senso che essa sembra dimostrare che l'obiettivo di Chiara, nel portare avanti la gravidanza, era solo quello di sopprimere il proprio figlio".
Durante travaglio Chiara fumava marijuana
"Durante la gravidanza la giovane ha tenuto una condotta incompatibile con il suo stato". È emerso "soprattutto dalle informazioni raccolte dagli amici". "Non ha mai disdegnato l'uso di sigarette elettroniche e con tabacco, anche accompagnato da assunzione di bevande alcoliche; da ultimo, dopo che il travaglio era di fatto già iniziato, e nell'imminenza del parto, Chiara non ha neppure disdegnato l'uso di marijuana". Anche questo - ha spiegato il procuratore - "è un elemento significativo per la contestazione della premeditazione".
Dopo il parto il fidanzato ha dormito da lei
Nella notte tra il 7 e l'8 agosto, dopo il secondo parto, il fidanzato della 22enne, padre dei due neonati morti, ha dormito dalla ragazza, ma non si è accorto che aveva partorito poche ore prima. "È una delle cose che lascia perplessi di questa storia - ha ammesso D'Avino -. Il fatto che non si sia accorto di niente". I due fidanzati si sono rivisti in caserma.
I genitori inconsapevoli
Anche i genitori di Chiara Petrolini inizialmente vennero indagati, per poter eseguire gli accertamenti medico legali, in relazione alla morte del neonato trovato il 9 agosto scorso. I due sarebbero poi risultati effettivamente non a conoscenza dei fatti. Il parto del secondo figlio della ragazza sarebbe avvenuto la notte tra il 6 e il 7 agosto nella taverna sottostante la villetta dove Chiara vive con la famiglia. La ragazza ha sempre sostenuto di aver fatto tutto da sola e che nessuno sapesse neanche della gravidanza. La Procura parla di "assoluta inconsapevolezza, in capo ai genitori, e perfino al fidanzato, dello stato di gravidanza di Chiara".
I pm lo ritengono un "elemento acquisito". Davanti agli inquirenti, anzi, i genitori avrebbero detto che non sarebbero stati contrari all'idea di avere un nipote. Hanno dichiarato, inoltre, di non aver mai avuto sospetti, tranne che in due episodi, ma nulla che potesse far presagire l'accaduto. Il padre, la mattina del 7 agosto, all'indomani del parto, aveva trovato del sangue nel bagno della taverna, ma Chiara aveva motivato la cosa parlando di ciclo abbondante.
La madre, poi, avrebbe manifestato un sospetto sulla precedente gravidanza, ricordandosi un episodio di emorragia capitato a Chiara durante un saggio del fratello, l'anno scorso, quando i genitori erano fuori casa per assistervi. La madre ha chiesto alla figlia spiegazioni, ma lei ha negato di essere mai stata incinta e la conversazione è stata anche registrata da un'intercettazione degli investigatori. Invece, la ragazza ha partorito la prima volta proprio in quella occasione, Il 12 maggio 2023 e, con le sue mani, ha scavato una fossa per seppellire il bimbo dopo che è morto.