AGI - La procura regionale della Corte dei Conti del Lazio ha aperto un fascicolo di indagine per la vicenda che vede coinvolti l'ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e l'imprenditrice di Pompei, Maria Rosaria Boccia, che lamenta di non essere stata nominata consigliere per i Grandi Eventi del dicastero. I magistrati, coordinati dal procuratore regionale Paolo Luigi Rebecchi, dovranno verificare eventuali profili di danno erariale.
La vicenda, intanto, continua a tenere banco a livello politico. Commentando le dimissioni di Sangiuliano, il vicepremier e leader di Forza Italia Antonio Tajani, in un'intervista a Il Tempo, ha parlato di "dispiacere per aver perso un ministro capace, che ha scelto di dimettersi per difendere la propria dignità e la propria integrità. Sono sicuro che raggiungerà l'obiettivo", ha sottolineato Tajani.
Sul caso ha detto la sua anche il leader di Italia viva Matteo Renzi che sui suoi profili social ha scritto: "Oggi Repubblica scrive che c'è un filo rosso tra il finto complotto contro Arianna Meloni di cui sono stato accusato a Ferragosto e il caso Sangiuliano. Non so quanto ci sia di vero, ma mi pare che la nebbia inizi a diradarsi: tutto si tiene, dunque. E forse qualcuno capirà perchè siamo stati i primi dell'opposizione a chiedere le dimissioni mentre altri davano la solidarietà a Sangiuliano. La nostra posizione rimane semplice: a noi non interessano i gossip sui ministri o le indagini giudiziarie, noi vogliamo risposte politiche".
"Quello che fanno i ministri a letto non ci interessa, quello che fanno in ufficio sì - ha aggiunto Renzi -. Vogliamo la totale trasparenza sul merito delle nomine, delle assunzioni, delle spese per i grandi eventi. E su questo ho l'impressione che - dal punto di vista politico - il peggio debba ancora arrivare. Gli italiani si stanno accorgendo della mediocrità di questa squadra di Governo: l'amichettismo di Meloni e famiglia fa male all'Italia".