AGI - "Gentile signor Lotito, mi duole sapere che lei sia ancora minacciato di morte e insultato. E mi duole sapere pure che questa perenne sua condizione di perseguitato oggi le rinnovi il passato. Come lei dichiara in una intervista, al tempo era mio figlio a intaccare la sua suscettibilità, il suo buon nome e a non renderle la vita serena come invece merita. Al suo posto, visto però che mio figlio da ben 5 anni non c’è più e da lassù non può dirigere le contestazioni, i suoi amici/nemici sono in galera, mi chiederei cosa la rende davvero così inaccettabile". Così, in una lettera - letta da AGI -, inviata al presidente della Lazio e senatore di Forza Italia Claudio Lotito, la madre di Fabrizio Piscitelli, ex capo ultrà della Lazio ucciso a colpi di pistola, il 7 agosto del 2019, al parco degli Acquedotti, nella periferia romana del tuscolano.
Il senatore e patron della Lazio, Claudio Lotito ha presentato diverse denunce lamentando continue minacce di morte alle sue utenze telefoniche. La Procura ha aperto un fascicolo contro ignoti, con il reato di minacce reiterate aggravate. La Procura e la Digos di Roma stanno analizzando i telefoni del presidente laziale.
"Tutte queste pressioni sono riconducibili a chi vorrebbe farmi vendere la società, che ho preso piena di debiti e che ora gode di ottima salute, ma io non mollo. Mi sembra di essere tornato al 2015”, ha raccontato Lotito a La Repubblica, riferendosi al periodo in cui capo ultras della Lazio era proprio Diabolik.
"Non mi intendo di calcio, ne' di tifoseria ma credo che lei davvero detenga il primato dell'essere più detestato e ridicolizzato in assoluto, anche nel ruolo di senatore. Penso che la ragione risieda nel fatto che lei è troppo perbene e virtuoso, nonché dotato di rare capacità imprenditoriali e non - si legge ancora nella missiva -. In un mondo così sporco non c’è spazio per queste nobili caratteristiche ed è per questo che in tanti, forse in troppi, nutrono disprezzo per la sua persona. Ha però tutta la mia solidarietà e le auguro di riuscire a fare condannare anche questa volta i suoi persecutori, ma con più successo e a guadagnarsi la stima e la considerazione almeno del buon Dio. Distinti saluti".