AGI - L'orsa 'Kj1' è stata uccisa dal corpo forestale trentino nei boschi sopra Padaro di Arco, in provincia di Trento. L'abbattimento è avvenuto questa mattina alle ore 7,30. Lo rende noto la Provincia di Trento.
"Questa mattina è stata data esecuzione al decreto firmato ieri dal presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, che prevedeva il prelievo dell'esemplare di orso 'Kj1' tramite abbattimento - fa fase la Provincia Autonoma di Trento in una nota -. Una squadra del Corpo forestale trentino è dunque entrata in azione nei boschi sopra Padaro di Arco, dove l'animale era stato localizzato attraverso il radiocollare". Secondo la Provincia Autonoma di Trento, "'Kj1 era un esemplare pericoloso, secondo la scala del Pacobace".
"Questa mattina è stata data esecuzione al decreto firmato ieri dal presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, che prevedeva il prelievo dell'esemplare di orso 'Kj1' tramite abbattimento - fa fase la Provincia Autonoma di Trento in una nota -. Una squadra del Corpo forestale trentino è dunque entrata in azione nei boschi sopra Padaro di Arco, dove l'animale era stato localizzato attraverso il radiocollare". Secondo la Provincia Autonoma di Trento, "'Kj1 era un esemplare pericoloso, secondo la scala del Pacobace".
Le ordinanze del presidente Fugatti
Il presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, dopo aver revocato i due precedenti decreti che nei giorni scorsi erano stati sospesi dal Tar di Trento, aveva emesso un terzo decreto di abbattimento per la rimozione immediata dell'orsa 'Kj1', ritenuta responsabile dell'aggressione a un turista francese avvenuta il 16 luglio a Dro. Le associazioni animaliste Leal e 'Zampe che danno una mano' hanno fatto sapere di aver già depositato istanza cautelare contro il terzo decreto di uccisione dell'orsa.
Stando al decreto, il governatore Fugatti, "autorizza il prelievo dell'esemplare di orso bruno 'Kj1' tramite uccisione (abbattimento), quale misura di sottrazione permanente dall'ambiente naturale" e "dispone che l'esemplare sia immediatamente ucciso (abbattuto)". Secondo Gian Marco Prampolini, presidente Leal, "l'ora tarda in cui è stato emesso il decreto di abbattimento, conferma il piano scellerato: cattura e radiocollaraggio per localizzare l'orsa in qualsiasi momento, decreto di abbattimento in rapida sequenza per evitare i contrattempi delle istanze cautelari".