GI - "Di mostri non ce ne sono, c’è però una normalizzazione sistematica della violenza, e in quanto sistematica dipende dalla nostra società, dipende da tutti": lo denuncia Elena, sorella di Giulia Cecchettin, in un post su Instagram per commentare i dialoghi intercettati durante un colloquio in carcere in cui i genitori rassicurano Filippo Turetta sminuendo la gravità del suo delitto.
"Non sono sorpresa da certe notizie, assolutamente", ha aggiunto Elena ribadendo quanto aveva già affermato a novembre: "La liberazione dalla violenza patriarcale parte dal rifiutare la violenza contro le donne e contro le minoranze, rifiutare ogni giustificazione, perché non c’è mai una giustificazione per l'oppressione. Bisogna smettere di tacere davanti alla normalizzazione del femminicidio, continuiamo a fare rumore, a rompere questo silenzio omertoso. Per Giulia, e per tutti gli altri 'duecento' femminicidi, perché nessuna vittima deve rimanere solo una statistica".