AGI - Una nuova avaria su un traghetto del gruppo Moby, che collega il porto di Santa Teresa Gallura a quello di Bonificio, mette di nuovo in serie difficoltà i collegamenti fra le due isole. "Questa situazione inevitabilmente va a colpire i numerosi lavoratori che si recano nella vicina isola, cui si aggiungono gli autotrasportatori che fanno quotidianamente la spola tra le due isole, ormai con costante ansia e rabbia", protesta il segretario di presidio della Fit Cisl Gallura, Tomaso Manconi
"Il danno che tale situazione, ormai cronica, sta portando alle imprese di tutta la Sardegna "incalcolabile", afferma Giacomo Meloni, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, "e non è più accettabile perché va a incidere, negativamente, su uno scambio commerciale consolidato e pluriennale come quello che la Sardegna ha con la sua isola gemella. Infatti, le rotte che dai porti della Gallura puntano alla Corsica, sono i primi collegamenti transfrontalieri italiani con la Francia".
"È necessario intervenire adesso con soluzioni reali e concrete perché quelle 'tampone' o alternative, seppur lodevoli, sono condizioni provvisorie che creano incertezze agli trasportatori e alle realtà economiche della Gallura e del resto dell'Isola, perché non permettono di pianificare con necessaria certezza imbarchi, sbarchi e consegne", aggiunge Meloni, sottolineato che il problema maggiore il rispetto dei contratti che le aziende sarde hanno stipulato con quelle corse.
Secondo informazioni raccolte da Confartigianato, sono numerosi i committenti della Corsica che, stanchi dei continui ritardi nelle consegne da parte degli autotrasportatori o delle inadempienze da parte delle maestranze, stanno pensando di rivolgersi ai mercati della Toscana, della Liguria e del sud della Francia.
"A questo punto, chiediamo il forte intervento dell'assessore regionale dei Trasporti e dei consiglieri regionali", incalza il presidente dell'associazione artigiana. "necessario che le imprese possano effettuare dignitosamente, e con continuità, il loro lavoro e onorare i contratti con i committenti corsi".
Secondo l'Ufficio studi di Confartigianato Sardegna, dall'Isola partono ogni giorno verso la Corsica granito e manufatti in pietra, legname e materiali edili, infissi e vetro, oltre ovviamente prodotti dell'alimentare, freschi e lavorati. Tra le due regioni, inoltre, c’è un quotidiano scambio di squadre di operai qualificati e singole maestranze, molto apprezzate nell'edilizia e, in generale, nelle costruzioni, che si muovono non solo dalla Gallura ma anche dalla provincia di Sassari e da tutto il resto della Sardegna. Senza contare il continuo flusso turistico, anche nella bassa stagione.