AGI - Il 34enne senegalese Louis Dassilva è stato arrestato a Rimini per l'omicidio della 78enne Pierina Paganelli, la sua vicina uccisa il 3 ottobre scorso nel garage di casa con 29 coltellate. Secondondo gli investigatori, Dassilva temeva che la pensionata scoprisse la sua relazione con la nuora della donna. Gli agenti della Squadra Mobile di Rimini diretta dal commissario capo Marco Masia lo hanno prelevato all'alba dal suo appartamento in via del Ciclamino.
Dassilva è l'unico indagato per il brutale assassinio: nel disporne l'arresto per omicidio volontario pluriaggravato, il Gip ha ritenuto la sussistenza delle tre aggravanti contestate, ritenendo che Dassilva abbia commesso il fatto per futili motivi, agito con crudeltà nei confronti della vittima e per avere approfittato di condizioni di tempo, di luogo e di persona, tali da ostacolare la privata difesa.
L'arresto è stato disposto sulla base di una pluralità di indizi, connotati da gravità, precisione e tra loro di "indubbia concordanza". Tra questi determinante, per la rilevanza e la svolta che ha impresso alle indagini, è stata la videoripresa di una telecamera di via Ciclamino che, alle 22,17, aveva ritratto un soggetto di carnagione scura ripreso di spalle mentre camminava in direzione del portone del civico 31 e l'unico abitante di colore nel condominio 31 (come in quelli limitrofi) era proprio l'indagato che invece aveva sempre sostenuto di essere rimasto a casa dalle 20 del 3 ottobre sino alle 8 del mattino successivo.
Il cadavere di Pierina era stato scoperto dalla nuora, Manuela Bianchi, amante del senegalese, che alle 10 è attesa in Questura per essere sentita dal sostituto procuratore, Daniele Paci, come persona informata sui fatti. Fatale alla pensionata era stata una delle ultime coltellate infertele che aveva colpito la regione sottoclaveare destra, raggiungendo l'aorta intrapericardica.