AGI - L'ex pm di Palermo Gioacchino Natoli si è avvalso della facoltà di non rispondere, di fronte ai suoi ex colleghi di Caltanissetta, che oggi lo avevano convocato in Procura. Natoli, 77 anni, in pensione dal 2018, risponde di favoreggiamento aggravato dall'agevolazione di Cosa nostra e di calunnia: secondo i pm coordinati da Salvatore De Luca, avrebbe insabbiato il rapporto Mafia e appalti, sebbene gli fossero stati trasmessi degli atti per competenza territoriale dall'ufficio inquirente di Massa Carrara, nel 1991.
La scelta di non rispondere è stata spiegata dall'avvocato Fabrizio Biondo, legale dell'ex magistrato, che aveva fatto parte di due pool antimafia diversi (all'Ufficio istruzione e in Procura): "Il dottor Natoli si è avvalso di questa facoltà allo stato, riservandosi di chiedere alla procura della Repubblica un successivo interrogatorio in cui fornire ogni utile chiarimento".
Natoli aveva spiegato all'AGI di avere risposto su tutto alla commissione parlamentare Antimafia, a gennaio scorso, dopo che il caso era stato sollevato dall'avvocato Fabio Trizzino, legale di parte civile per la famiglia di Paolo Borsellino sia nel processo Borsellino-quater che nella vicenda del depistaggio delle indagini. In ogni caso, se il reato ci fosse, sarebbe comunque prescritto.