"La sentenza della Corte europea di Giustizia pone un definitivo punto fermo in merito alla produzione di acciaio di ex Ilva e ribadisce quanto anche la Chiesa di Taranto, in sintonia con le indicazioni di papa Francesco contenute nell'enciclica Laudato si', ha più volte ribadito: la salute non può essere sacrificata sull'altare del profitto". Lo dichiara l'arcivescovo di Taranto, Ciro Miniero.
"La Valutazione del danno sanitario sia parte fondante dell'Autorizzazione integrata ambientale e basata su studi scientifici terzi rispetto alle parti" dice l'arcivescovo Miniero, per il quale "le istanze che provengono da tanta parte della città sono state pienamente recepite. Spetta ora allo Stato italiano far si' che le normative europee vengano rispettate e che l'azienda si uniformi a esse nei tempi consentiti. È necessario che questo avvenga non solo perché è stato messo nero su bianco da emeriti giudici, ma soprattutto - dice l'arcivescovo - per restituire ai tarantini fiducia nelle istituzioni e nella possibilità di costruire un futuro che li veda artefici principali e all'altezza delle loro aspettative".