AGI - Sono 7 le persone identificate per il blitz delle attiviste di "Bruciamo Tutto" che questa mattina hanno gettato vernice rossa sulle scale di Trinità dei Monti, al centro di Roma, ed esposto uno striscione. Si tratta di 4 uomini e 3 donne. A identificarli gli agenti della Polizia Locale del I Gruppo Centro Storico e gli uomini della Questura di Roma. La loro posizione è al vaglio degli inquirenti.
"Quaranta persone socializzate come donne sono state uccise dopo Giulia Cecchettin, ma ce ne sono molte di più che ogni giorno subiscono violenza e abusi a causa del loro genere. Questo è il loro sangue: una strage che la società si rifiuta di vedere, che resta sempre nascosta e accettata, come fosse normale morire per mano del proprio marito, partner, figlio". Sono le parole di Anna, una delle sei attiviste che stamattina hanno partecipato al blitz.
Manuela, un'altra attivista, aggiunge: "Elena Cecchettin ha detto: per Giulia non fate un minuto di silenzio, per Giulia bruciate tutto. Siamo qua per questo: siamo Bruciamo Tutto. Siamo qua per urlare il nostro dolore e rendere visibile il problema. Il nostro governo non agisce davanti a queste tragedie. Chiamiamo, quindi, tutte le realtà transfemministe e queer il 6 luglio per creare una coalizione e chiedere insieme al governo un reddito di liberazione per le persone che subiscono violenza di genere".
Quanto all'azione di questa mattina, le attiviste spiegano di averla portata a termine "per portare l'attenzione della società su un problema che non si può più assolutamente ignorare. Quaranta persone socializzate come donne sono state uccise dai propri partner, ex partner, mariti, colleghi o figli da dopo Giulia Cecchettin. Questo colore simboleggia il loro sangue, che noi vogliamo venga messo in luce, nella quotidianità, in piazza di Spagna e ovunque. Il governo non ne parla, non attua un vero cambiamento utile a proteggerci e a cambiare il sistema. Il governo di Giorgia Meloni taglia del 70% i fondi ai centri antiviolenza, attacca la legge 194, non si cura dei diritti delle persone queer, dei diritti delle persone migranti. Il nostro governo esclude dalle case rifugio tante categorie di persone, per esempio con figli di una certa età, con problemi di tossicodipendenza e con disagio psichiatrico. Non possiamo più accettare questa situazione cosi' grave", concludono.
Salvini, imbecille chi imbratta
"Quelli che hanno imbrattato la scalinata dei Trinità dei Monti non sono ambientalisti ma sono vandali imbecilli". Lo dice il ministro Salvini intervenendo ad un convegno organizzato dal Messaggero nella sala Protomoteca in Campidoglio, riferendosi all'azione degli ambientalisti che oggi hanno gettato della vernice sulla scalinata di Piazza di Spagna. Il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture se la prende anche "le minoranze negative, ideologizzate" che "sono minoranza della minoranza ma siccome hanno tanto tempo a disposizione sono mediaticamente sempre presenti. Sono sicuro che domani troveranno spazio sicuramente - aggiunge - quei quattro imbecilli che hanno imbrattato la scalinata di Piazza di Spagna: quelli sono dei vandali non sono ambientalisti".