“Non arrubat pecché già stamm nguiat”, l'avviso al ladro dell'ambulante marocchino a Roma

Fabio Di Chio
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AGI - Avviso ai ladri: “Non arrubat pecché già stamm nguiat”, non rubare perché già stiamo inguaiati, nei pasticci. Siamo a Roma, zona Portuense, su un lato di una piazza La Loggia surriscaldata dall’afa. Il cartello è scritto in dialetto napoletano ma pare che il senso sia chiaro a tutti. È in bella mostra tra la merce di un banco ambulante di abbigliamento. “Da quando lo espongo - dice Arij, 58 anni, marocchino, commerciante da sette anni - non ho mai subito furti. Anzi, chi lo vede spesso lo fotografa divertito. L’autore della frase? Un mio amico napoletano - spiega l’ambulante - Ho sentito l’espressione, gli ho chiesto se potevo usarla, l’ho fatta stampare su un foglio A4 e poi l’ho fatto plastificare”. A Roma Arij ha un altro banco di bigiotteria. Dice di sé: “Da 14 anni vivo a in città con la mia famiglia. Ho due figli, già laureati, che mi hanno reso felice nonno di due nipotini”. E sicuramente la voglia di scherzare non gli manca, anche con i ladri.
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