AGI - Arresto convalidato e custodia cautelare in carcere per il meccanico trentacinquenne che si è consegnato ai carabinieri cinque ore dopo avere provato a uccidere a coltellate la moglie e i figli di sei e tre anni. Il provvedimento è stato emesso dal gip di Sciacca Antonino Cucinella poche ore dopo l'interrogatorio nel quale l'indagato si è avvalso della facoltà di non rispondere. Le ipotesi di reato a carico del meccanico sono tentato triplice omicidio, sequestro di persona, resistenza a pubblico ufficiale, maltrattamenti in famiglia e detenzione di proiettile. La folle aggressione sarebbe scaturita dall'ennesima lite dopo che la moglie aveva già preannunciato di volerlo lasciare e tornare, magari, in Polonia, portando con sè i bambini. L'uomo si sarebbe accanito con ferocia inaudita.
L'interrogatorio dell'uomo arrestato con l'accusa di avere provato a uccidere a coltellate la moglie e i figli di 6 e 3 anni è durato pochi minuti. Le condizioni dei due bimbi, intanto, restano molto gravi anche se il piccolo di 6 anni è in miglioramento. Il bimbo ha subito due interventi: uno al torace, che ha interessato un polmone e anche il cuore, e uno in neurochirurgia al cervello. La sorellina ha diverse ferite al volto, due molto profonde preoccupano i medici. La moglie ha ferite meno gravi e le sue condizioni non destano preoccupazione. L'uomo, dopo che la donna era riuscita a fuggire portando con sé il figlio, ha consegnato la bambina e si è barricato in casa per quasi sei ore facendosi poi arrestare dai carabinieri dopo una lunghissima mediazione.
I militari, coordinati dalla procura di Sciacca, hanno interrogato vicini di casa e conoscenti della coppia per provare a fare piena luce sulla folle aggressione che, secondo una prima ipotesi investigativa, sarebbe scaturita dall'annunciata volontà della donna di separarsi.