AGI - Sarà un processo lungo, ma la Sardegna punta ad avere un ruolo centrale, di ponte fra Europa e Nordafrica, attraverso la nascita della Macroregione del Mediterraneo occidentale, assieme a Corsica e Baleari. L'obiettivo è contenuto nella proposta di legge numero 1 della nuova legislatura regionale, sottoscritta dal gruppo di Orizzonte Comune, primo firmatario l'assessore al Turismo, Artigianato e Commercio, il consigliere regionale Franco Cuccureddu, coordinatore del partito. Il testo, che contiene uno dei temi inclusi nel programma elettorale della coalizione di centrosinistra guidata da Alessandra Todde, è stato depositato ancora prima della presentazione della nuova Giunta.
"L'obiettivo principale della proposta è trasformare le difficoltà dell'insularità in un punto di forza e come Macroregione trattare direttamente con l'Unione europea", ha spiegato il capogruppo di Orizzonte Comune, Sandro Porcu, nel presentare la proposta stamane in Consiglio regionale. I temi centrali sono la tutela dell'identità culturale e linguistica, politiche di fiscalità di vantaggio e di compensazione dei costi dell'insularità, mobilità e continuità territoriale, cooperazione, tutela dell'ambiente (in particolare marittimo) e pace.
"La nostra proposta nasce da un lavoro che dal 2009 porta avanti l'Isprom, l'Istituto studi e programmi per il Mediterraneo nato nel 1972 e finanziato dalla Regione" (presieduto dall'ex parlamentare Francesco Sanna), ha ricordato Cuccureddu, che considera la strada della Macroregione l'unico strumento possibile per attribuire alla Sardegna la possibilità di trattare direttamente con l'Ue, anche per strappare deroghe funzionali a superare il gap dell'insularità, senza modificare lo statuto speciale di autonomia del 1948. Quella ipotizzata, che coinvolgerebbe sei Stati - Italia, Francia, Spagna, Marocco, Algeria e Tunisia - e tre isole, sarebbe la quinta Macroregione attivata in Europa dall'avvio della Strategia macroregionale dell'Ue. La prima è stata la Macroregione del Mar Baltico, seguita da quella del Danubio nel 2010, dalla Adriatico-Ionica nel 2014 e dall'Alpina nel 2015.
La proposta di legge, cinque articoli in tutto, è aperta al sostegno di tutte le altre forze politiche e sarà assegnata alla Terza commissione consiliare. Cuccureddu auspica che possa essere approvata entro la fine dell'anno. Alla presentazione hanno partecipato Giovanni Lobrano, già preside di Giurisprudenza dell'università di Sassari, l'ex presidente della Regione Molise, Giovanni Di Stasi, tra i fautori della Macroregione Adriatico-Ionica, Francesco Sanna e Tore Cherchi, vicepresidente dell'Isprom. Il cronoprogramma tracciato dal testo prevede innanzitutto intese con Corsica e Baleari e un progetto di strategia macroregionale a promozione insulare affidato a un Tavolo di progettazione che dovrebbe essere costituito da Regione, Isprom e le università di Cagliari e Sassari, che dal 26 aprile 2023 hanno già un accordo con gli atenei di Corsica e Baleari. Entro 24 mesi si dovrà arrivare a una proposta complessiva, d'intesa con le altre due isole. Il Tavolo dovrà produrre una relazione da inviare alla Terza commissione del Consiglio regionale e al Consiglio delle autonomie locali. Il testo, infine, ipotizza due assegni di ricerca per le università sarde per un totale di 250 mila euro.