.AGI - Scontri in piazza Duomo dove, al passaggio della Brigata Ebraica, alcuni giovani della comunita' palestinese hanno cercato di avvicinarsi. Tra le due parti si sono frapposti i City Angels che hanno cercato di contenere la situazione, ma senza riuscire a impedire violenti tafferugli. La folla di persone pro Palestina sta continuando a contestare il corteo sul 25 aprile giunto in Duomo. Il gruppo ha lanciato diversi fumogeni nella piazza e sta cercando di spingere le transenne per impedire la prosecuzione dell'intervento del sindaco Giuseppe Sala e degli altri partecipanti. "Vergogna", urlano riferendosi allo scrittore Antonio Scurati che dal palco ha letto il monologo cancellato dalla Rai. Una decina di minuti dopo l'inizio degli scontri davanti al Mc Donald di piazza Duomo sono arrivati gli agenti della Polizia in assetto anti-sommossa che sono entrati in contatto coi manifestati pro-Palestina. La situazione, dopo un momento di apparente tranquillità, è rimasta tesa. Una decina di minuti dopo l'inizio degli scontri davanti al Mc Donald di piazza Duomo sono arrivati gli agenti della Polizia in assetto anti-sommossa che sono entrati in contatto coi manifestanti pro-Palestina che tenevano alta la tensione prendendo a calci e spintonando i presenti. Le forze dell'ordine hanno così dovuto mettere in atto una breve carica di alleggerimento dopo la fine della cerimonia con gli interventi istituzionali. A provocare la reazione dei poliziotti il lancio di una bottiglia di vetro contro lo schieramento di sicurezza.
Dieci persone sono state portate in questura per accertamenti. Tra questi ci sono i protagonisti da un lato dell'aggressione ai danni dei rappresentanti della Brigata ebraica e ai City Angeles all'altezza del McDonald e, in un'altra, dei disordini causati dallo sfondamento della barriera di transenne che recintavano l'area del palco.
Che ci fossero le premesse per una giornata all'insegna della forte tensione al corteo partito da Porta Venezia e diretto al Duomo lo si è capito subito quando centinaia di persone pro Palestina, riunite sotto le bandiere del Partito dei Carc, hanno contestato i presenti in piazza. "Fuori i sionisti dal 25 aprile", "Assassini", "Avete le mani sporche di sangue", alcuni tra i cori scattati all'indirizzo della Brigata ebraica. Agli insulti la risposta della Brigata Ebraica e' stata quella di mostrare i cartelli coi nomi dei campi di concentramento e con la stella di David: "Studiate la storia, ignoranti" e' stato replicato. C'è anche uno spezzone ucraino al corteo in cui si sono mescolate molte anime, anche con qualche momento di tensione. "Putin assassino e criminale", è il coro che arriva da uomini e donne che sventolano i vessilli gialloblu.
"Bisogna avere il buon senso di lavorare sui valori del 25 aprile, guardate quanta gente c'è - ha commentato il sindaco di Milano Giuseppe Sala - . Le polemiche sono all'ordine del giorno nel mondo in cui viviamo ma e' importante essere qui non perche' temiamo il ritorno del fascismo ma temiamo certamente una limitazione della nostra democrazia". Sala ha parlato di "un attacco alla Costituzione, la riforma del premierato non ci va. Quindi il 25 aprile e' piu' attuale che mai". E a proposito della censura Rai a Scurati il sindaco ha aggiunto: " Uno dei fatti eclatanti del 25 aprile di questo anno e' la censura a cui e' stato sottoposto in Rai il nostro concittadino Antonio Scurati. A parte che censurano uno scrittore e ottengono cento volte l'attenzione del testo che volevano cancellare. Hanno amplificato lo sfascio di un servizio pubblico cruciale nella vita del Paese e piegato dalla prepotenza delle diramazioni periferiche dell'attuale potere. Ma io d'accordo con Anpi ho chiesto a Scurati di leggere quelle parole che non volevano fare sentire".
"Con la censura ad Antonio Scurati la Costituzione e' stata tradita - ha osservato il presidente dell'Anpi Gianfranco Pagliarulo dal palco - Ringraziamo lo scrittore per le sue parole e la coraggiosa giornalista Serena Bortone che ha letto in diretta le sue parole", ha aggiunto.
Scurati, spettro del fascismo continua a infestare
"Il gruppo dirigente post-fascista, vinse le elezioni nell'ottobre del 2022, aveva davanti a se' due strade: ripudiare il suo passato neo-fascista oppure cercare di riscrivere la storia. Ha indubbiamente imboccato la seconda via". A dirlo e' stato lo scrittore Antonio Scurati nel corso del suo intervento dal palco del 25 aprile a Milano in Piazza Duomo. Scurati e' salito portando un garofano rosso e quando e' sceso ha abbracciato la segretaria del partito del Pd Elly Schlein.
"Dopo aver evitato l'argomento in campagna elettorale la presidente del Consiglio, quando costretta ad affrontarlo dagli anniversari storici, si e' pervicacemente attenuta alla linea ideologica della sua cultura neofascista di provenienza: ha preso le distanze dalle efferatezze indifendibili perpetrate dal regime (la persecuzione degli ebrei) senza mai ripudiare nel suo insieme l'esperienza fascista, ha scaricato sui soli nazisti le stragi compiute con la complicita' dei fascisti repubblichini, infine ha disconosciuto il nolo fondamentale della Resistenza nella rinascita italiana (fino al punto di non nominare mai la parola 'antifascismo' in occasione del 25 aprile 2023)", ha ricordato. "La parola che la presidente del Consiglio si rifiuto' di pronunciare - ha proseguito - palpitera' ancora sulle labbra riconoscenti di tutti i sinceri democratici, siano essi di sinistra, di centro o di destra. Finche' quella parola - antifascismo - non sara' pronunciata da chi ci governa, lo spettro del fascismo continuera' a infestare la casa della democrazia italiana".
A Milano è presente anche la segretaria del Pd Elly Schlein, al suo fianco il segretario metropolitano Alessandro Capelli, la candidata capolista del Nord Ovest Cecilia Strada e il candidato nella stessa circoscrizione Alessandro Zan. "Il 25 aprile - ha detto l'esponente dem - e' la festa della liberazione e di tutta la Repubblica, e' la festa in cui si ricorda chi ha dato la vita e con tanto sacrificio ha dato le basi per la democrazia di questo Paese, la difesa dei valori della Costituzione, quindi e' una giornata in cui va rinnovato l'impegno a difesa della nostra Costituzione e per la sua piena attuazione. Per questo dobbiamo ricordare la Resistenza che ci ha liberato dai nazifascisti".
"Non e' cosi' oggi, e' una giornata il 25 aprile dove bisogna andare avanti con la difesa dei valori costituzionali. Noi siamo qui per quello", ha poi aggiunto Schlein rispondendo a chi dice che la sinistra e' antisemita. "Difendere la sanita' pubblica il diritto alla salute, per una retribuzione equa e dignitosa per assicurare la dignita' di tutti i lavoratori...Il nostro modo oggi per onorare la resistenza e' portare avanti le battaglie per attuare la Costituzione, sulla giustizia sociale, sul lavoro, sui diritti fondamentali delle persone. Noi andiamo avanti", ha concluso.
"Le violenze fatte contro i simboli della Brigata ebraica sono brutali. La liberazione dal nazifascismo e' stata tardiva per molti ebrei che sono stati deportati e ammazzati dai fascisti". Il segretario di Azione, Carlo Calenda ha sfilato con la Brigata Ebraica: "Noi siamo qui per un 25 aprile che sia di tutti, una festa repubblicana che tenga assieme storia, memoria e il desiderio di preservarla nel coltivale la liberta'", ha aggiunto. In merito alle contestazioni "non me ne importa. Il 25 aprile e' dei democratici. Chi ne fa un evento settario, contro gli altri, non capisce niente del senso profondo della Liberazione". Il 25 aprile "finisce sempre per essere non una festa di unita', ma di contrapposizione", ha osservato.
"Come consigliere nazionale dell'Associazione Partigiani Cristiani, ho deciso di sfilare insieme alla Brigata Ebraica per dimostrare la mia solidarieta' rispetto agli attacchi di chi scambia il 25 Aprile per una battaglia ideologica in favore di Hamas - ha spiegato il deputato di Forza Italia Luca Squeri -. Oggi - ha aggiunto Squeri - ricordiamo il sacrificio di chi ha dato tutto, anche la propria vita, per la liberta'. Ci siamo lasciati alle spalle gli orrori del nazifascismo e siamo cittadini liberi: il modo migliore per festeggiare tutto questo e' essere uniti nella memoria di cio' che e' accaduto e fare in modo che questa data ci accomuni, anziche' dividerci. La Resistenza e' stata un sacrificio corale di un popolo offeso e martoriato nella propria dignita' e nei propri affetti".