AGI - "Deve venire il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, qua a Ottana o a Nuoro, dove vuole, perché se questa cosa degli attentati contro i Comuni prende piede, nelle zone interne della Sardegna non rimarrà un solo amministratore. Senza un segnale forte del governo si rischia un pericoloso effetto domino". Franco Saba è dal 2020 sindaco di Ottana, paese del Nuorese di poco meno di 2.200 abitanti, dove la notte fra venerdì e sabato scorsi un ordigno confezionato con almeno 3 chili di esplosivo ha devastato l'ingresso del municipio e causato danni ingenti al primo piano dell'edificio.
"Secondo una prima stima, approssimata per difetto, ci costerà almeno 50 mila euro ripristinare le 30 finestre danneggiate, le porte divelte, il controsoffitto, il gabbiotto e il portone d'ingresso e risistemare la piastrelle del bagno", spiega all'AGI il primo cittadino che alle 19 era ancora nel suo ufficio a predisporre le quote da girare al perito dell'assicurazione, nella speranza che la cifra per i lavori non debba uscire dalle casse comunali. "Vorrebbe dire rinunciare ad asfaltare una strada o, per esempio, alla recinzione del campetto da basket per i bambini del paese".
Oggi la giornata del primo cittadino è cominciata alle 7 di stamattina, quando gli hanno segnalato la presenza di scritte minacciose vicino al cimitero. "Ma era roba vecchia", precisa Saba, dopo averlo constatato di persona. Poi in mattinata il sindaco ha raggiunto Nuoro per partecipare alla riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica convocata dal prefetto Giancarlo Dionisi.
NESSUNA RIVENDICAZIONE. "Abbiamo convenuto sul fatto che non c'è stata nessuna avvisaglia, nessuna rivendicazione dell'attentato, che sembra opera di qualcuno arrivato da fuori", riferisce il sindaco. "Non posso credere che qualcuno qui a Ottana abbia fatto una cosa del genere, rischiando una strage, rischiando di uccidere qualche compaesano. Se qualcuno fosse passato in macchina davanti al municipio in quel momento l'esplosione l'avrebbe ammazzato. Quanto accaduto è un fatto anomalo. La nostra comunità in questo momento non soffre particolarmente, lavorano tutti. La mia amministrazione, che in due anni ha smaltito pratiche che in passato si chiudevano in 5-6 anni, sta lavorando bene, non ha raccolto segnali di malcontento. Sono deluso e amareggiato. Questo attentato è una pessima cartolina per Ottana, una vergogna per il paese e getta discredito sull'amministrazione comunale".
Per identificare il responsabile i carabinieri del comando provinciale di Nuoro, che conducono le indagini e che hanno sentito a lungo il sindaco, avranno a disposizione immagine del sistema di videosorveglianza. Se sarà confermata l'ipotesi di un bombarolo arrivato da fuori Ottana, potrebbe significare che dietro ci sono interessi economici "alti", come sospetta il primo cittadino: "Quest'attentato non è alla portata di un qualsiasi concittadino che rivendica un servizio o un'assistenza". Nel territorio del Comune che un tempo ospitava il petrolchimico, ora sono arrivati gli impianti fotovoltaici, e l'amministrazione collabora con le aziende che hanno ottenuto l'autorizzazione a realizzarli.
"Quest'attentato non deve restare impunito. Io ne ho viste già tante nella mia esperienza, ma tra i miei amministratori più giovani c'è già disperazione. C'è chi si chiede: 'Ma chi me lo fa fare?'", spiega Saba, 60 anni, che era vicesindaco nel 2010, quando spararono tre fucilate contro l'abitazione dell'allora primo cittadino Giampaolo Marras, presente in quel momento in casa con moglie e figli piccoli, che annuncio' le dimissioni, poi ritirate, anche dopo l'intervento del ministro dell'Interno dell'epoca, Roberto Maroni e una volta che furono fermati i presunti responsabili. All'origine dell'attentato c'erano conflitti per l'assegnazione di nuovi posti di lavoro nella piana di Ottana, in particolare derivanti da cantieri forestali e investimenti nel fotovoltaico.
SOLIDARIETA' BIPARTISAN. Saba è deciso a restare al suo posto, forte della solidarietà bipartisan ricevuta dalle forze politiche, dal prefetto e da comuni cittadini. "Mi sono trovato oltre 600 messaggi sul telefono e per strada vengo continuamente fermato, anche da giovani, che m'incoraggiano a continuare. Ma c'è bisogno di un segnale che ci confermi che non siamo soli. Non dico di mandare l'Esercito, mica vogliamo militarizzare il territorio. Ma occorre che il governo si occupi anche delle zone interne". Stasera il sindaco ha ricevuto la visita di Giuseppe Luigi Cucca, ex parlamentare e responsabile regionale di Azione, che con Ottana ha un legame speciale, dato che sua madre è originaria di quel paese: "Ci è stato annunciato - riporta Saba - che sarà presentata un'interrogazione parlamentare sull'accaduto".
RIUNIONE CON 100 SINDACI DEL NUORESE. Intanto, durante la riunione di stamane in prefettura, il prefetto di Nuoro ha assicurato il massimo sforzo investigativo da parte delle forze dell'ordine. "Nei prossimi giorni", ha annunciato Dionisi, che la mattina dopo l'attentato aveva raggiunto Ottana, "convochero' un Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica al quale saranno invitati, per la prima volta, tutti i cento sindaci della provincia statale di Nuoro, per chiedere loro la massima collaborazione con prefettura e forze di polizia. Questo è il momento in cui ognuno di noi si deve assumere in pieno, e concretamente, le proprie responsabilità e collaborare in vista della eliminazione di qualsiasi forma di turbativa".
Primo impegno ufficiale di Todde al Comujne di Ottana
Uno dei primi impegni istituzionali della nuova presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, sarà una visita al Comune di Ottana. Lo ha annunciato lei stessa a margine dell'incontro che ha avuto a Oristano con i futuri consiglieri regionali della maggioranza di campo largo. "Giovedì prossimo farò di tutto per essere a Ottana - ha annunciato Todde - il sindaco Franco Saba è molto scosso". Per mercoledì è annunciata la proclamazione dell'elezione della presidente e dei consiglieri regionali da parte della Corte d'appello di Cagliari. E il giorno dopo Todde ha previsto la trasferta ufficiale a Ottana. La futura presidente della Regione ha ribadito oggi la condanna dell'attentato e manifestato solidarietà e sostegno all'amministrazione e alla comunità di Ottana.