AGI - La prima sezione penale del tribunale di Napoli, per il furto di migliaia di volumi dalla storica biblioteca napoletana dei Girolamini, ha condannato a 5 anni e 3 mesi Massimo Marino De Caro, bibliotecario, già condannato a 7 anni nel 2013. La condanna, inflitta in continuazione, ha quindi rideterminato una pena a 12 anni e 3 mesi di reclusione. Poi ha condannato a quattro anni di reclusione Stephane Delsalle; a cinque anni e sei mesi Maurizio Bifolco; a quattro anni e sei mesi Luca Cableri; a due anni e sei mesi Stefano Ceccantoni e a cinque anni e otto mesi, in continuazione, Mirko Camuri.
Il giudice ha ritenuto insussistente l'associazione a delinquere finalizzata alla sottrazione dei volumi così come l'accusa di devastazione e di saccheggio e' caduta per i tredici imputati. Resta il furto aggravato. Il tribunale ha disposto la confisca nei confronti di De Caro, Delsalle, Cableri e Bifolco di beni immobili, dei libri di proprietà di De Caro oltre che dei soldi sul conto corrente e dei titoli intestati a Bifolco. Disposto infine il dissequestro e la restituzione del materiale librario dei Girolamini e della Biblioteca Statale Oratoriana annessa al monumento nazionale. Assoluzione piena invece per don Sandro Marsano, sacerdote preposito della Congregazione degli Oratoriani di Napoli, difeso dagli avvocati Manlio Pennino e Bruno von Arx.
"La tesi accusatoria è stata completamente smentita. L’assoluzione dalla contestazione più grave, quella di devastazione e saccheggio, e per la difesa la massima soddisfazione. Così come è fondamentale l’assoluzione dall’associazione per delinquere transnazionale e dall’accusa di soppressione dei cataloghi della Biblioteca, ipotizzata dall’accusa". Lo spiega l'avvocato Micol Paglia, difensore di Massimo Marino De Caro, Direttore della Biblioteca dei Girolamini.