AGI - Sono oltre cento i manifestanti Pro Palestina che, nonostante il divieto a manifestare, si sono riuniti a Piazza Vittorio a Roma. "Basta complicità con l'occupazione sionista. No ai rapporti commerciali e militari tra Italia e Israele" si legge in uno striscione. Tra coloro che sono scesi in piazza ci alcuni palestinesi e studenti.
"Noi siamo qui per dire che la memoria appartiene a tutti e non solo a certi" ha detto uno dei manifestanti di origine palestinese.
"In Italia mi risulta che è democratico manifestare contro un genocidio - ha aggiunto - questi civili massacrati a Gaza, la responsabilità è anche dei media, perchè non raccontate quello che sta accadendo. Ci sono quartieri interi che l'esercito sionista distrugge ogni giorno".
I manifestanti rimarranno nella piazza e non raggiungeranno in corteo piazza San Giovanni, come era stato programmato prima del divieto al corteo della Questura. Tra coloro che sono scesi in piazza anche gli studenti dell'Osa ed esponenti di Potere al Popolo.
"Abbiamo deciso di scendere in piazza comunque per manifestare anche contro questo divieto della manifestazione - Khaled El Qaisi dell'Udap, Unione democratica arabo palestinese, nel corso del sit in a piazza Vittorio a Roma - divieto che non ha nulla a che fare con l'ordine pubblico ma è semplicemente un cedere alle pressioni politiche. Ritenevamo importante essere presenti qui oggi rispedendo al mittente tutte le accuse infamanti che negli ultimi giorni ci siamo sentiti rivolgere".
"Siamo qui per chiedere lo stop ai bombardamenti che avvengono da quasi quattro mesi nella striscia di Gaza - ha aggiunto - e per chiedere all'Italia di fare un passo indietro rispetto alla complicità con lo Stato di Israele".
Un manichino con la faccia del primo ministro Israeliano Benjamin Netanyahu, in manette e vestito da deportato con una stella di David. È quanto esposto da uno dei partecipanti al sit-in. Le mani legate dalle manette con disegnata una stella ebraica e una svastica. Il manichino che raffigura Netanyahu ha, inoltre, le mani sporche di sangue e il simbolo della stella di David con la svastica nazista. Altri giovani immigrati espongono il manifesto "Antisionisti mai antisemiti".
In piazza anche Chef Rubio
"Free, free, Palestine". È lo slogan scandito dai manifestanti nel sit-in pro Palestina di piazza Vittorio a Roma dove hanno partecipato oltre mille persone tra palestinesi, studenti, esponenti dell'associazionismo e centri sociali. Numerose le bandiere della Palestina che hanno sventolato nella piazza.
"È stata quella di oggi una grande vittoria - ha detto uno degli organizzatori - a Gaza continuano a soffrire ma tutta la resistenza palestinese ci sta insegnando che resiste e attacca. In questa piazza oggi c'e' la parte sana, la parte che non sta zitta. Se ci impedirete di andare in piazza noi, come oggi, scenderemo ancora in strada con le bandiere della Palestina". Tra i partecipanti alla protesta pro Palestina anche Gabriele Rubini, noto come chef Rubio.
"Nel corso di questi anni ci sono stati tantissimi massacri, tantissime stragi contro il popolo palestinese - ha detto un altro manifestante - la memoria non è esclusiva. Non appartiene a una specie ariana o una specie superiore". Nel corso del sit-in sono stati accesi anche alcuni fumogeni e poi uno dei manifestanti ha esposto un manichino raffigurante il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu vestito da deportato con le catene e la stella di David. L'intera area è presidiata dalle forze dell'ordine sin da questa mattina e non si sono registrati disordini.
"Continuiamo anche nei prossimi giorni a scendere in piazza per dire no al genocidio al fianco del popolo Palestinese", ha concluso dal camioncino allestito con gli altoparlanti uno degli organizzatori.