AGI - Scene da guerriglia a Vicenza dove un gruppo di manifestanti dei centri sociali, circa 700 persone, ha tentato di raggiungere la zona fieristica della città per protestare contro la presenza a 'Vicenza Oro' di un padiglione di Israele. Negli scontri con le forze dell'ordine, con lancio di petardi e fumogeni, sono rimasti feriti una decina di agenti, tutti in modo lieve, mentre cinque manifestanti sono stati denunciati.
"Blocchiamo Israele", "Free Palestine" e "Stop global war" sono alcuni degli slogan dei manifestanti che hanno lanciato petardi e fumogeni contro le forze dell'ordine. Gli agenti in tenuta antisommossa hanno risposto con una carica di alleggerimento. Nove gli agenti dei reparti Mobili medicati per contusioni e piccole ustioni, mentre il decimo ferito è un funzionario della Digos di Venezia, anch'egli ferito in modo lieve. Per allontanare i manifestanti le forze dell'ordine hanno utilizzato anche un'autobotte con gli idranti. Oltre ai cinque attivisti identificati e denunciati all'autorità giudiziaria per gli incidenti, altri responsabili potrebbero essere individuati dall'esame delle immagini riprese nel corso della manifestazione.
Vicenza Oro, in programma nel centro fieristico da venerdì 19 e fino a martedì 23 gennaio, da 70 anni ospita espositori del settore orafo gioielliero di tutto il mondo. Nel primo pomeriggio si è, invece, svolto senza particolari problemi per l'ordine pubblico il corteo organizzato dalla comunità palestinese del Veneto con lo slogan "No Israele alla fiera dell'oro di Vicenza". A questo corteo, che si è tenuto nella zona della stazione ferroviaria di Vicenza, hanno preso parte circa 7 mila persone.
A contestare le violenze è stato immediatamente il sindaco di Vicenza, Giacomo Possamai, che ha sottolineato che "Non esiste giustificazione alcuna per le scene di guerriglia che abbiamo visto questa mattina in strada dell'Arsenale", ed ha poi voluto esprimere la propria "vicinanza e quella della città agli agenti della Polizia di Stato rimasti feriti e contusi negli scontri".
Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha voluto chiamare il Questore di Vicenza, Dario Sallustio, per manifestare la propria solidarietà agli agenti aggrediti ed ha espresso "apprezzamento per come le forze di polizia hanno saputo gestire ancora una volta, con la consueta professionalità, una situazione difficile, evitando guai peggiori e confermandosi presidio fondamentale di difesa della democrazia e della libertà".
"La condanna per questi atti di violenza e antisemitismo deve essere netta e unanime. Nessuna tolleranza è ammissibile", ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa. Il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha espresso "ferma condanna per gli atti di violenza e di discriminazione avvenuti a Vicenza" ed ha auspicato "che tutti i responsabili ne rispondano in sede giudiziaria".