AGI - Nelle calze della Befana i bambini di Capistrello e Cerchio, in provincia di L'Aquila, tra dolciumi e caramelle, hanno trovato toppe con riproduzioni di stemmi utilizzati dalla 'X flottiglia Mas', formazione militare della Regia Marina che continuò la guerra a fianco dei tedeschi dopo l'armistizio dell'8 settembre. Non è stata la "Befana fascista", ma "Magicabula", un'associazione che da anni organizza eventi per i bambini nei Comuni.
L'episodio ha scatenato un putiferio politico, considerando tra l'altro che Capistrello è medaglia d'oro al valore civile per la Resistenza. Il primo cittadino, Francesco Ciciotti, ha preso subito le distanze da questo episodio e minaccia denunce. A prendere le distanze gli stessi fornitori delle calze.
L'Anpi Marsica, in accordo con l'amministrazione comunale ha proposto nella giornata di martedì 9 la convocazione di un incontro nell'ambito degli organismi dell'associazione "I 33 Martiri di Capistrello". L'incontro avrà come obiettivo quello di valutare le iniziative da assumere in relazione ai fatti avvenuti in occasione della festa dell'Epifania per i bambini, "che ledono la dolorosa storia e la cultura democratica ed antifascista dell'intera comunità di Capistrello", si legge in un comunicato.