AGI - Sono previsti per la prossima settimana, dopo le festività di Capodanno, gli interrogatori di garanzia per le cinque persone, tra cui Tommaso Verdini, raggiunte dalla misura cautelare degli arresti domiciliari nell'ambito di una indagine della procura di Roma su commesse in Anas. Nel procedimento sono contestati i reati di corruzione, traffico di influenze illecite e turbativa d'asta. E Denis Verdini, padre di Tommaso, figura tra gli indagati.
Secondo i magistrati della procura di Roma, ruoterebbe proprio attorno all'ex senatore di Ala l'inchiesta su alcune commesse Anas. "Emerge infatti che Denis Verdini - si legge nelle 82 pagine di ordinanza cautelare del gip - è socio di fatto della Inver e percepisce in nero parte delle somme introitate dalla Inver, decide la sua strategia (sia sul versante privatistico che su quello pubblicistico), è colui che in virtù del suo peso politico e dei suoi rapporti con il sottosegretario Freni (non indagato nel procedimento, ndr) e con il dottor Bruno che incontra presso l'abitazione o il ristorante del figlio, assicura sponde o appoggi istituzionali tali da consentirgli - si legge nelle carte -, direttamente o tramite il figlio Tommaso, e Fabio Pileri di promettere e garantire ai vari Cedrone, Veneri, Petruzzelli avanzamenti di carriera in Anas o ricollocamento in posizioni lavorative di rilievo".
Gli "indagati hanno agito con grande spregiudicatezza. I fatti sono gravi ed attuale è il pericolo di reiterazione del reato. Le condotte sono avvenuti in epoca recente, nell'estate/autunno del 2022 e si sono protratte fino ad aprile/maggio del 2023 (epoca a cui risalgono gli ultimi pagamenti alla Inver dei fittizi incarichi di consulenza)".
Per il giudice, "nonostante le indagini in corso e le perquisizioni del luglio dello scorso anno, gli imprenditori" coinvolti nell'indagine "hanno continuato a coltivare e sostenere il rapporto illecito con i Verdini e di conseguenza con i pubblici ufficiali confermati in Anas, limitandosi ad accorgimenti formali e documentali".