AGI - "Parlate, denunciate, fidatevi!". È l'esortazione pubblicata da Gino Cecchettin, papà di Giulia, su Facebook, accompagnata da un fiocco rosso, simbolo della 'Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne' che cade oggi.
Nel giorno in cui si discute su come eliminare la violenza sulle donne, Elena Cecchettin, sorella di Giulia, per la cui morte è accusato l'ex fidanzato Filippo Turetta, indica la 'sua' strada: "Ci deve essere un cambiamento, una rivoluzione culturale, che insegni il rispetto, l'educazione, l'affettività. Che insegni ad accettare i no, che insegni che le donne non sono proprietà di nessuno".
"Questa casa, che fino a poco più di un anno fa era troppo piccola, ora sembra così vuota, così grande e spenta", scrive sui social. "Così il vuoto che mi porto dentro per la tua assenza. Così il vuoto di quando ti cerco per raccontarti di quello che mi succede, dimenticandomi che non ci sei più. Così grande, così incolmabile il vuoto che la tua assenza lascia dentro di me. Così grande la rabbia come il dolore nel realizzare che la tua assenza, la tua morte sono state causate da un individuo con un nome e un cognome. Un individuo che si è sentito autorizzato a portarti via da me. Un individuo che non è stato educato al consenso, al rispetto e alla libertà di scelta. Affinché nessuno più debba sentire il vuoto che sento io, il dolore lancinante che nel buio della mia camera sento incessantemente, dobbiamo reagire".