AGI - E' terminato il lungo viaggio dei due bisonti, partiti dal Parco Natura Viva di Bussolengo lo scorso 24 ottobre: i fratelli di uno e due anni hanno affrontato1600 km fino ai Carpazi meridionali, per essere reintrodotti in uno degli ultimi ecosistemi originari d'Europa. Eracle è sceso per primo, con l'aria un po' incerta di chi non sa bene cosa aspettarsi. Lilibet più baldanzosa, ha trotterellato fino a raggiungere il fratello per poi tornare indietro a prestare un ultimo sguardo allo staff.
Così la Foresta di Fagaras, in Romania, sta vedendo tornare i bisonti europei, dopo la loro scomparsa oltre un secolo fa. Per 21 giorni resteranno in quarantena in un'area di abituazione grande 3 ettari. Poi raggiungeranno gli altri 8 bisonti reintrodotti nelle scorse settimane e tenteranno l'impresa di costituire un asse della biodiversità dalla Polonia al sud della Romania. Un progetto ambizioso di Foundation Conservation Carpathia, titolare del progetto LIFE cofinanziato dall'Ue, che su questa catena montuosa prevede di costituire la riserva naturale protetta più grande d'Europa.
"Eracle e Lilibet - spiega Camillo Sandri, direttore zoologico del Parco Natura Viva - sono tornati a popolare un habitat di fauna europea dal quale mancavano solo i bisonti. Orsi, lupi, linci, castori e aquile reali in foreste ricchissime di abeti e faggi, loro cibo prediletto. Con questi compagni di viaggio dovranno imparare a convivere e difendersi. Ma sono forti e in salute, possono farcela. In realtà gli altri otto bisonti nella zona di acclimatazione li hanno già sentiti e il gps ci dice che si stiano già avvicinando loro".
Duecentocinquanta chili lei e trecentocinquanta lui, tra i 5 e i 6 anni potranno arrivare a raddoppiare il proprio peso e forse anche di più. "Si tratta di una specie che un tempo popolava le foreste di tutta Europa - aggiunge Sandri - ma che ha rischiato l'estinzione totale dopo la Seconda Guerra Mondiale. Sono le reintroduzioni in natura da parte delle strutture zoologiche a offrire l'unica speranza di ritorno".
E il progetto è ambizioso. "Attualmente vengono gestiti 200 mila ettari di habitat naturale e per i bisonti si prevedono tre siti di rilascio", spiega Adrian Aldea, direttore dei progetti di reintroduzione di Foundation Conservation Carpathia. "Eracle e Lilibet sono solo due dei 65 esemplari già rilasciati e siamo vicini all'obiettivo dei 75 esemplari reintrodotti entro il 2024".