AGI - La Dna e gli organi centrali di polizia hanno espresso davanti al Tribunale di Sorveglianza di Roma parere favorevole alla revoca del regime carcerario di 41 bis per l'anarchico Alfredo Cospito.
Nella memoria depositata dagli avvocati Flavio Rossi Albertini Rossi e Margherita Pelazza si sottolinea come sia cambiata la sua condizione. Anche in considerazione della sentenza della Consulta che ha dichiarato la prevalenza delle attenuanti nei confronti della recidiva per i reati per i quali è previsto l'ergastolo. Una decisione che, insieme alla valutazione della "lieve entità compiuta" dalla Corte d'Assise d'Appello di Torino sull'attentato alla scuola allievi carabinieri nel Piemonte, "ridimensiona, depotenziandola notevolmente, l'enfatizzazione della figura del Cospito, dello spessore e della caratura criminale".
Inoltre, è il ragionamento dei legali, se "il presupposto del 41 bis è stato espressamente individuato nella necessità di interrompere l'attività comunicativa dello stesso, al fine di sanzionare l'istigazione ravvisata nel suo contenuto" va tenuto conto che "per due volte il Tribunale del Riesame ha escluso che le esternazioni del Cospito siano idonee ad istigare o che le stesse rappresentino indicazioni idonee ad indirizzare i soggetti presenti all'esterno a determinarsi a specifiche condotte criminose, ritenendo al contrario che le medesime si sostanzino nella manifestazione del pensiero politico del suo autore".