AGI - Un'esplosione si è verificata alla Sabino Esplodenti di Casalbordino (Chieti), per cause ancora in corso di accertamento. Secondo le prime informazioni fornite dal 118 ci sarebbero 3 vittime. Ci sarebbero anche diversi feriti.
Secondo quanto appreso dai residenti della zona è stata sentita una forte esplosione. Chiuse al traffico le strade di collegamento alla polveriera di Contrada Termine. Il prefetto ha convocato il Centro Coordinamento Soccorsi
I tre operai deceduti lavoravano insieme. Si tratta di un uomo di Lanciano (Chieti), uno di Casalbordino (Chieti) ed un terzo di Palata in Provincia di Campobasso.
L'esplosione è stata avvertita dalla popolazione che risiede nell'area in cui insiste lo stabilimento 'Sabino Esplodenti' a Casalbordino specializzato nello smaltimento e recupero polvere da sparo da bonifiche. Fabbrica non nuova a tragedie sul lavoro. Già' nel 2020 nella stessa azienda persero la vita tre operai. Il Prefetto di Chieti sta arrivando sul posto, interdetta dalle forze dell'ordine e dai vigili del fuoco.
Sicurezza sul lavoro. Calderone: è una priorità, confronto continuo
"Il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza sul lavoro rappresenta una priorità per il governo e per il ministero che va conseguita anche attraverso un continuo e più serio confronto con le parti sociali". Lo ha detto il ministro del Lavoro, Marina Calderone, intervenendo nell'aula del Senato al termine della discussione della mozione unitaria sulla sicurezza sul lavoro, in corso a Palazzo Madama.
"Sono convinta - ha proseguito Calderone - che vi sia l'urgenza di avviare un corale processo di sensibilizzazione culturale con lo scopo di rendere la sicurezza sul lavoro parte integrante del patrimonio civico di ogni cittadino in ogni fase della sua vita. Bisogna fare in modo che nelle scuole, sin dai primi anni di insegnamento, e con tutti gli strumenti utili i nostri ragazzi maturino una più ampia e solida consapevolezza non solo del rischio ma anche e soprattutto del rispetto della vita, la propria e quella degli altri.
E proprio per questo che il governo segue con favorevole attenzione l'iter dei ddl che prevedono l'insegnamento nelle scuole, lì dove si formano le coscienze, del diritto del lavoro e in particolare della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro".
Sicurezza sul lavoro: Calderone, diffusa disapplicazione norme
"Dai primi dati degli esiti dell'operazione di ispezioni emerge un quadro preoccupante" ed è proprio la diffusa disapplicazione delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro quella che sembra emergere dai primi risultati dell'operazione", ha spiegato Calderone in merito all'attività di vigilanza straordinaria avviata dall'Ispettorato nazionale del lavoro a inizio settimana nell'edilizia e nei cantieri ferroviari.
"Nella sola giornata di lunedì 11 settembre sono stati mobilitati 600 ispettori, che hanno verificato 186 cantieri e 382 aziende, rilevando la disapplicazione delle norme in materia di sicurezza. L'operazione è ancora in corso, daremo più ampi dettagli appena sarà conclusa la prima fase e avremo un quadro generale. I controlli intensivi - ha assicurato il ministro - proseguiranno senza sosta, per avere una base di dati completa che daremo alla commissione di inchiesta. Accanto, ci sarà una decisa azione di adeguamento della normativa con azioni sull'impianto sanzionatorio".
Cgil, a Casalbordino altri tre crimini
"Infortuni così gravi se si ripetono perché non si è fatto nulla, sono la cartina tornasole delle condizioni di lavoro, e non chiamiamoli incidenti, sono crimini. Alle famiglie dei lavoratori coinvolti esprimiamo tutta la nostra vicinanza". Lo afferma la segretaria confederale della Cgil Francesca Re David.
"Riprendendo le parole del nostro Presidente della Repubblica 'i morti sul lavoro di queste settimane ci dicono che non stiamo facendo abbastanza', ricordiamo - sottolinea Re David - che in questa fabbrica il 21 dicembre 2020 persero la vita altri tre operai, e domani si terrà davanti al Gup del Tribunale di Vasto l'udienza preliminare relativa alla precedente esplosione".
"Chiediamo - prosegue la dirigente sindacale - un'immediata intensificazione dei controlli a partire proprio da quei luoghi di lavoro in cui si sono già registrati degli incidenti gravi e in cui si svolgono lavorazioni ad alto rischio". Inoltre, aggiunge la segretaria confederale: "Serve una Procura Nazionale in materia di salute e sicurezza sul lavoro, perché nessuno resti impunito. Infine - conclude - chiediamo urgentemente un tavolo di confronto su salute e sicurezza per porre fine a questo crimine".